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direttore Paolo Pagliaro

La missione archeologica
tuniso-italiana a Thignica

La missione archeologica <br> tuniso-italiana a Thignica

La missione archeologica tuniso-italiana ora diretta dal Prof. Samir Aounallah dell’Institut National du Patrimoine de Tunisie e dalla Prof.ssa Paola Ruggeri del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari è attiva in Tunisia dal 1995, quando a dirigerla vi erano per i due Istituti il Prof. Mustapha Khanoussi e il Prof. Attilio Mastino. È cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Attualmente le indagini sul campo, che godono anche della collaborazione dell’Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle de Tunisie, si stanno svolgendo in particolare nell’antica città romana di Thignica, l’odierna Aïn Tounga, nella vallata del fiume Medjerda, nel cuore dei territori agricoli al confine di quella che era stata la grande Numidia dei re – passata sotto il controllo romano con Cesare – e del territorio antico (la pertica) che dipendeva amministrativamente dalla città di Cartagine, la capitale della provincia romana, unificata dall’imperatore Augusto.
Con il progetto in corso i ricercatori tunisini e italiani hanno inteso tornare sulle tracce di quegli immigrati italici che dalla Penisola si spostarono in queste zone a vocazione agricola dove vennero accolti dagli abitanti del luogo e in cui pare essersi realizzato un interscambio culturale e una integrazione, talvolta difficile, che rende però ancora tanto attuale il mondo antico. Sono i documenti, le iscrizioni a parlarci della vita quotidiana, dei rapporti tra il potere locale e l’amministrazione centrale romana, dei Thignicensi benestanti e delle persone più semplici, della devozione popolare e di quella pubblica, di come il latino ancora nella tarda età imperiale venisse parlato e scritto in forme che risentivano probabilmente di “licenze” locali.
Con la missione si è iniziato a conoscere i luoghi pubblici e privati della città di Thignica, il Capitolium, la piazza del foro, le terme, il teatro, l’anfiteatro, un quartiere d’abitazione, i templi di Mercurio, di Dite e Saturno, lo scenografico tempio di Nettuno. Si tratta di un work in progress. L’obiettivo è che ricercatori, studiosi, studenti e semplici appassionati possano godere tramite le attività di un luogo antico la cui storia si va lentamente ricomponendo. Del progetto fa anche parte la realizzazione di un piccolo giardino che possa rendere ancor più gradevole l’ingresso dell’area archeologica. (red - 14 lug)

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