Mentre la guerra in Ucraina giunge al 142esimo giorno, il nome della città di Vinnytsia, nel centro del paese, si aggiunge all’elenco sempre più lungo dei luoghi che sono divenuti teatro di almeno una strage di civili. In questo caso, Vinnytsia ha subito ieri un attacco missilistico russo che ha colpito alcuni edifici civili e un centro culturale, uccidendo almeno 23 persone - inclusi tre bambini - e ferendone diverse dozzine. Mentre questa città di 370mila abitanti - molti dei quali fuggiti dall'Ucraina orientale per sfuggire al fuoco dell'artiglieria in prima linea - si risveglia, le squadre di soccorso continuano a setacciare le macerie sotto le quali, secondo le autorità, potrebbero trovarsi ancora 39 persone.
Igor Klymenko, il capo della polizia nazionale, ha detto che finora solo sei vittime sono state identificate. Delle 66 persone ricoverate in ospedale, cinque versano in condizioni critiche mentre 34 hanno riportato ferite gravi, ha affermato il servizio di emergenza statale ucraino in un aggiornamento pubblicato poco dopo le 22. La tragedia si è verificata dopo che un sottomarino russo nel Mar Nero ha lanciato una salva di missili da crociera Kalibr contro la città, come ha affermato il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko. (15 LUG - deg)
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