Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La poetica del “tempo piccolo”
secondo la trentina Viky Keller

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

 La poetica del “tempo piccolo” <br> secondo la trentina Viky Keller

Maria Vittoria Keller, anche se preferisce essere chiamata Viky, è una delle scrittrici più interessanti dell’ultimo periodo, come dimostra la sua opera d’esordio “DiVento”, edita da Edizioni del Faro. Un libro che la stessa racconta così a 9Colonne: “Si tratta di una raccolta di pensieri poetici e racconti brevi che ho sempre pensato bene di rilegare in un cassetto. Poi, all’alba dei miei 40 anni, li ho raccolti, abbinandoli anche ai racconti che realizzo con il mio gruppo di scrittura (si tratta di Scripta, un gruppo particolarmente attivo a Trento di cui è ideatrice, ndr) e da lì è nato il libro”. Un catalogo di sguardi rubati alla vita, così lo definisce l’autrice, in cui la stessa è riuscita a trovare la propria voce in un sincero valzer tra immaginazione, fantasia e storie autentiche. “DiVento” strizza l’occhio alla poesia e alla poetica, uscendo dal mainstream delle produzioni editoriali, anzi abbracciando una sorta di letteratura slow, che invita a riflettere e a cogliere le suggestioni visive che portano le parole. Un chiaro esempio lo si scorge tra le pagine, quando Viky scrive: “Sono acrobata in mondi che non esistono, passeggio in bilico su strade polverose di ricordi e incertezza. Vorrei riuscire a piangere e sorridere nello stesso momento. Diventare brezza sottile, imparare a cantare e contenere nel mio cuore ogni possibilità. Tutto per riuscire a essere un po’ di più. Più simile alla persona che sono dentro”. Un libro denso di emozioni, come ribadisce la stessa scrittrice: “Credo molto nel concedere il tempo alle emozioni; quel tempo che mi piace definire ‘tempo piccolo’”.

 

 

PERDONA, RINASCI, AMA: CATIA ACQUESTA SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

"'Perdona, rinasci, ama' è un libro che ho scritto pensando proprio a quanto sia importante il perdono per poter rinascere a vita nuova: ho capito nel tempo e negli anni come fare per sopportare, andare avanti ma soprattutto superare un dolore, una violenza subita per diventare attrice della tua vita, 'artista' della tua vita e creare qualcosa di bello per te e per gli altri". Così Catia Acquesta, scrittrice e giornalista, che lo scorso 23 febbraio in Senato ha presentato il suo libro “Perdona, Rinasci, Ama - Anche tu puoi essere felice” (Caedizioni). Tra i presenti Paola Perego, che ha curato la prefazione del volume. "L'ho fatto - aggiunge - attraverso le mie passioni, attraverso i miei sogni: passioni e sogni sono strumenti che permettono di non rimanere ancorati al passato ma pensare alla bellezza della nostra vita, che è un dono e non dobbiamo sprecarla anche se subiamo delle cose terribili".

 

TRENTINO: LIBRO SU ARCHIVI DIGITALI PROVINCIA

"Non solo carta: gestione documentale e conservazione degli archivi digitali della Provincia autonoma di Trento" è il nuovo libro dell’Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i Beni culturali. Il volume, appena edito, illustra i risultati dell’attività della Provincia autonoma di Trento nell’ambito dell’elaborazione degli strumenti archivistici utilizzati per la gestione e conservazione di documenti cartacei e informatici e degli archivi digitali, ad oltre un decennio dall’avvio del sistema federato di protocollo informatico P.I.Tre. Il nuovo volume della collana “Archivi del Trentino”, scritto a sei mani dai funzionari archivisti della Provincia Judith Boschi, Annamaria Lazzeri e Carlo Bortoli, delinea, a distanza di circa 15 anni dall’introduzione in ambito trentino del sistema di protocollo federato P.I.Tre, il percorso che ha portato all’elaborazione degli strumenti che sostengono la formazione, la gestione e la conservazione dei documenti, analogici e informatici, dell’amministrazione provinciale, inserendolo all’interno del processo di trasformazione digitale dell’attività amministrativa. Il bilancio tracciato non tralascia il tema degli sviluppi di sistema oggi in corso, funzionali all’adeguamento normativo e tecnologico, mentre l’attenzione alla produzione di documenti amministrativi nella contemporaneità, a causa dell’obsolescenza tecnologica, è continuamente messa in discussione dall’obiettivo di costruire una memoria documentaria per le generazioni future. Da questo punto di vista, come scritto nella presentazione del volume, “un punto fermo non c’è, e forse non dovrebbe nemmeno esserci, pena il rischio di fossilizzare la memoria storica e di perdere il contatto con un presente che invece continua a correre”.

 

SIENA, LA GRANDE DOLCEZZA: UN VIAGGIO NELLA TRADIZIONE

 “Siena, la grande Dolcezza” è il nuovo libro della giornalista e scrittrice Stefania Pianigiani che, in meno di un mese, si è classificato tra primi libri più venduti in Toscana. Con un’introduzione storica di Maura Martellucci, edito da Betti Editrice, narra di un viaggio a tutto tondo nel mondo dei dolci della tradizione di Siena, arricchito da racconti divertenti, piccoli gialli gastronomici, interviste a pasticceri e appassionati golosi e ricette. Le ricette del libro hanno vari livelli di difficoltà, dai più laboriosi ricciarelli, al lattaiolo senese, che “con quattro ingredienti mette tutti i golosi sull’attenti!”. Ecco dunque la ricetta dei ciambellini dello chef stellato Senio Venturi del ristorante L'Asinello, gli aneddoti sui cenci di Jacopo Rosati, la bontà delle tradizionali frittelle di riso del Savelli in Piazza del Campo, fino alla bizzarra storia di Mariolina Pannolenci, conosciuta anche come la regina dei Cenci. Il libro è frutto di un lavoro di studio e di ricerca durato oltre un anno e mezzo che Pianigiani ha condotto con l’orgoglio di chi vuole tramandare la storia e le tradizioni della sua terra: “Noi siamo italiani, si cresce tra cultura e tradizione. Beni preziosi che ci devono accompagnare in ogni istante. Siena, vive 365 giorni l’anno nella storia, tutto è legato a date ed eventi. Tradizioni che si tramandano da generazioni, secolo dopo secolo, e che sono tuttora il collante di questa città”.

 

LEGAMI E LEGATURE, LA STORIA DI LEM

“Legami e Legature”, è la storia di Lem, l’azienda di Bucine (AR), nata nel 1974 e diventata riferimento mondiale per i trattamenti galvanici nel settore dell’alta moda. Il volume, scritto da Letterio Scopelliti, giornalista, scrittore e fotoreporter, è appunto una storia della Lem che parla di persone, di imprese e di come l’integrazione può contribuire alla crescita delle aziende e dei territori. Saranno presenti Daniele Gualdani e Srithi Islam, protagonisti del libro. “A volte bisogna crederci un po’ di più nelle cose impossibili, provarci davvero, proprio come hanno fatto Daniele e Srithi, perchè qualche volta porta a risultati inaspettati. Questa non è una storia classica di una impresa, ma un viaggio di legami e legature tra il gruppo Lem Industries e Srithi Legatoria, bengalese. Qui la responsabilità ha lavorato e continua a lavorare dentro e fuori le mura della fabbrica. Ecco il nuovo dna dell’imprenditoria italiana nato a Valdarno, terra antica di industrializzazione in Toscana. Il libro è nato qui e promette di essere presentato e conosciuto in Italia. Pagine da cui emerge un messaggio di integrazione e inclusione non solo umana ma anche manageriale. Un modello di vocazione per giovani imprenditori italiani. Pagine che custodiscono anche il racconto della sorprendente storia di una donna coraggiosa che ce l’ha fatta, imponendosi ed elevandosi rispetto agli abissi di difficoltà che può vivere una immigrata in Italia dal Bangladesh”.

(© 9Colonne - citare la fonte)