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direttore Paolo Pagliaro

Anna Segre, poesie
'a corpo vivo'

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Anna Segre, poesie <br> 'a corpo vivo'

LA NUOVA RACCOLTA DI POESIE DI ANNA SEGRE: ‘A CORPO VIVO’

Oggi in tutte le librerie esce il nuovo libro di Anna Segre, poetessa e medico psicoterapeuta,  ‘A corpo vivo’, ed. Marietti. Questa volta la raccolta di Segre (già vincitrice del Premio Camaiore 2022 con ‘La distruzione dell’amore’, ed. Interno Poesia) comprende 84 componimenti appassionati e carnali, “un viaggio nei processi del pensiero, nel dentro dello sperare, del volere, ma anche il tentativo di varare una caravella” si legge nell’introduzione della Segre. Nella prefazione di Franca Alaimo si sottolinea come la temperatura che alimenta la scrittura di Anna Segre sia “così bollente che in essa la parola si liquefà”. “Impopolare da dire ma il mercato della poesia è netto e presente” sostiene Anna Segre nel corso di un’intervista sulla sua ultima opera. “La poesia ha frontalità e immediatezza, e con una parola può creare mondi, immagini, odori, sensazioni. Per questo è molto cercata, ma nello stesso tempo è di fatto  sottovalutata: se aumentassero invece le offerte nel campo della poesia, sono certa aumenterebbero gli acquisti”. E sul tema principe della sua raccolta dichiara “l’amore è terribile, e quando arriva, causa senza dubbio uno stato alterato di coscienza. Amore è una parola fraintesa e con ombre incredibili. L’amore è un Dio ed è una cosa talmente più grande rispetto a quello che noi siamo in grado di dire che è impossibile spiegare. E’ una forza talmente rivoluzionaria, politicamente incavalcabile, che tutti i sistemi -da quello religioso a quello dello Stato a quello etico- per quanto vogliano definirlo e irreggimentarlo non riescono. Il tentativo di sfruttarlo è continuo perché si vuole a tutti i costi che l’amore sia qualcosa mentre l’amore per ciascuno è cosa diversa e lo è in senso assoluto”. - Non a caso infatti Franca Alaimo nella prefazione sottolinea “l’oggetto del dire, cioè il sentimento amoroso, non trova definizioni e si rifugia nel termine approssimativo e colloquiale di ‘coso’, oppure cerca un’identificazione con un elemento già esistente in natura che gli si approssimi per vastità, mutevolezza, oppositività simbolica di vita e morte, trovandola nel mare e nel gergo marinaresco che si muove tra rive, salvezza e naufragi, tra splendori di luce e annegamenti nella cecità dei fondali: una metafora, insomma, dell’ineliminabile conflitto all’interno di ogni relazione d’amore, ma anche di un desiderio di fusione fisica assoluta”. Sì, perché di fatto questo è un libro sul desiderio, motore di vita poiché, come dice la stessa Segre,  ‘se non c’è desiderio non c’è vita. Quindi dopo la distruzione dell’amore arriva un nuovo desiderio ed ecco A Corpo Vivo’.

 

ECOSHOCK, CAPORALE E IL DESTINO DELL’ITALIA AL CENTRO DELLA CRISI CLIMATICA

L’Italia e l’intera area del Mediterraneo hanno già superato la soglia di guardia dell’aumento del riscaldamento globale: 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali. E le gravi conseguenze di questo cambiamento climatico si sono già innescate. È un conto alla rovescia: una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza il Paese. È questo l’allarme che arriva dall’ultimo libro inchiesta del giornalista Giuseppe Caporale “Ecoshock – Come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica”, edito da Rubbettino, che sarà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino il prossimo 20 maggio. Un viaggio di 282 pagine attraverso il paese per documentare tutti i rischi dell’impatto che il cambiamento climatico avrà sull’Italia, regione per regione, città per città. Nel libro l’autore dà voce a decine di esperti del clima in Italia e analizza oltre 90 dossier sul tema, recandosi nei luoghi dove gli effetti del cambiamento climatico hanno già prodotto gravi ferite. Dall’analisi di Caporale emerge come l’Italia sia la prima vittima in Europa del cambiamento climatico. L’innalzamento del livello dei mari e l’aumentata frequenza di mareggiate causeranno l’inondazione di aree costiere e comporteranno danni molto elevati agli ecosistemi e agli insediamenti urbani in prossimità delle coste, con un alto rischio di perdita di vite umane. Dalla scomparsa dei ghiacciai alle minacce per Venezia, dai ritardi nelle energie rinnovabili alle nuove sfide per l’economia e sulla scia dei recenti disastri della Marmolada e delle Marche, Giuseppe Caporale porta avanti il suo racconto con la chiarezza giornalistica e l’ansia di capire che in fondo questo destino accomuna tutti noi e che questo conto alla rovescia ci chiama a una nuova assunzione di responsabilità e consapevolezza. “Occorre un piano nazionale finanziato con fondi europei per la resilienza che sappia andare anche oltre il Pnrr” - scrive Caporale nelle conclusioni. “La realtà che non possiamo più nasconderci è che siamo obbligati a cercare soluzioni più in fretta degli altri, prigionieri come siamo della nostra condizione geografica. Ci vogliono idee e coraggio per far fronte a questa nuova realtà. Esempi virtuosi da seguire esistono già, come il Parco del Mare costruito a Rimini, un’opera che nella sua semplicità potrà contribuire a migliorare le vite delle nuove generazioni. Un esempio che anche noi nel nostro piccolo dobbiamo seguire. Non possiamo fare altrimenti”. “Il Presidente Mattarella che all’Università di Nairobi, davanti a una platea di autorità e studenti, esordisce dicendo «Buongiorno a tutti in questa splendida giornata di pioggia», è la perfetta sintesi di come si sia capovolta la concezione del tempo” - sottolinea Caporale. “È la pioggia la nostra chimera, come le oasi nel deserto. Ma non possiamo restare fermi a pregare che arrivi. Non ci salveranno riti antichi e non possiamo restare a guardare perché l’immobilismo ci condannerà. Bisogna fare ciò che la Storia ci chiama a fare: prendere il coraggio, agire e fare la cosa giusta. Solo questo. Sembra poco. Ma invece è tutto” chiosa l’autore. Giuseppe Caporale ha scelto di devolvere tutti i diritti del libro alla Cittadella di Padre Pio, Centro oncologico pediatrico in costruzione a Drapia (Vibo Valentia) in Calabria.

 

“BATTISTI, L’ALTRO”, CON IL CD “L’ARTISTA NON ERO PIÙ IO”

Con grande rigore interpretativo e una scrittura fluida e coinvolgente, Andrea Podestà nel volume “Battisti, l’altro”, edito da Squilibri, riflette sulla complessa e straniante bellezza degli ultimi cinque dischi di Lucio Battisti che, realizzati con i testi di Pasquale Panella, ponevano fine alla storica collaborazione con Mogol, non prima di aver maturato l’esperienza di E già, l’album scritto con Velezia, acronimo di sua moglie Grazia Letizia Veronese. La pubblicazione di Don Giovanni, nel 1986, ebbe un effetto deflagrante, con la critica che gridò al capolavoro e i fan che ritornarono a frotte, dando prova di avere apprezzato le sperimentazioni sonore e letterarie dei due autori che per la prima volta presentavano un lavoro in comune. Ma è dal disco successivo - L’apparenza del 1988 - che davvero nulla sarà più come prima. Da quel momento e per i successivi tre album (La sposa occidentale del 1990, Cosa succederà alla ragazza del 1992 e Hegel del 1994) Battisti con le sue sempre più sperimentali architetture musicali interviene su testi che Panella ha già composto, distaccandosi radicalmente dalla tradizione cantautorale italiana e creando non poco disorientamento nel pubblico più affezionato alle proposte del Battisti prima maniera. Dopo aver ripercorso la storia del primo CD, ricostruendone anche il dibattito apertosi nella critica musicale dell’epoca, Podestà allarga la sua riflessione all’intera produzione “bianca” per condurci per mano nel vivo dell’officina Battisti-Panella. Analizzando come le nuove musiche riescano a interagire perfettamente con testi così inusuali, e smontando non pochi luoghi comuni che, duri a morire, si sono addensati su questa singolare avventura artistica, di pagina in pagina si evidenzia come dietro la produzione dei due autori, oggi quasi negletta e trascurata dal mainstream, si celasse un lucido e ambiziosissimo progetto: ricostruire a intarsi una nuova forma di canzone. Quasi a prolungare in musica lo scavo nella memoria di una sperimentazione che ha segnato un discrimine decisivo nella storia della canzone italiana, al libro è allegato il CD di Marco Sabiu e Gabriele Graziani, L’artista non ero più io. 14 canzoni di Battisti-Panella che, con grande efficacia, ne ricreano le atmosfere, gli slanci e le sorprendenti intuizioni sonore e letterarie. Il loro è un ponte levatoio che porta in un altrove inesplorato, tra futurismo e surrealismo. La loro rivisitazione colpisce, in particolare, per la forte connessione emotiva con le versioni originali. Il grande merito di Sabiu - direttore d’orchestra con una predilezione per il sinfonico che sposa l’elettronica – è quello di avvicinarsi il più possibile al mood anglosassone che pervade i cinque capitoli bianchi, aggiungendoci una forte esperienza tecnica in studio che si unisce alla sua indubbia qualità pianistica. A Graziani il compito di ammorbidire il tutto, di rendere godibili testi che da sempre vengono considerati poco ‘cantabili’ ma che nella sua voce acquistano nuove sfumature che conquistano l’ascoltatore.

 

La pubblicazione dell’album nel libro, anche tramite QR Code, suggella la simbiosi tra i due supporti che crea nell’ascoltatore/lettore un cortocircuito coinvolgente. Non a caso Andrea Podestà interviene, come voce narrante, nell’introduzione dell’opera mentre i due musicisti sono presenti a loro volta con due approfonditi interventi nel libro. Il risultato finale è un originale progetto artistico e critico allo stesso tempo che si profila come uno stra-ordinario viaggio in quelle canzoni che avevano la dichiarata ambizione di rinnovare radicalmente la forma stessa della canzone. È un tuffo al centro esatto di un’alchimia dove conta scrivere il nome su ‘qualcosa che vale’, come cantava Battisti, per spostare il confine di ciò che è normale.

 

GLI AUTORI. Andrea Podestà è insegnante di lettere. Da anni si occupa della canzone d’autore italiana. È collaboratore della rivista “L’isola della Musica Italiana”, membro del Club Tenco e giurato delle Targhe Tenco. Da diversi anni presenta la rassegna Lilith Festival dedicata alla canzone d’autrice. Dal 2016 al 2018 ha ideato e condotto con Eugenio Ripepi la trasmissione televisiva “Nuova Scuola Genovese”. Ha pubblicato diversi saggi tra cui Fabrizio De André in direzione ostinata e contraria (2003), Francesco De Gregori. A piedi nudi lungo la strada (2007), e, con Marzio Angiolani, Francesco Baccini. Ti presto un po’ di questa vita (2010) e Genova. Storie di canzoni e cantautori (2011) e, con Manuela D’Auria, Le parole che volevo ascoltare. De André traduce Cohen e Dylan (2015).

 

Marco Sabiu Diplomatosi al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, inizia a lavorare, appena ventenne, nell'industria musicale come tastierista, arrangiatore e produttore. Nel 1990 si trasferisce a Londra, producendo e remixando brani musicali di pop stars come Take That, Kym Mazelle e Kylie Minogue, collaborando qualche anno dopo con artisti come Francoise Hardy, Pavarotti e Morricone. Nel 2001 torna in Italia e partecipa a popolari show in tv con Adriano Celentano e Gianni Morandi. A partire dal 2008 inizia la collaborazione con Ligabue, creando gli arrangiamenti e dirigendo l'Orchestra dell'Arena di Verona, mentre negli anni 2010/11/12 è direttore dell'Orchestra del Festival di Sanremo. Numerose le direzioni artistiche in importanti show musicali e la creazione di colonne sonore per film.

 

Gabriele Graziani Cantante, autore e insegnante, è autore e frontman degli Equ. Nel 2007 collabora con Francesco Gazzè, assieme al quale scrive il secondo album degli Equ, mentre qualche anno dopo con Alessandro Bergonzoni compone il brano Eccetera eccetera, con cui vince nel 2014 Musicultura. Tra il 2014 e 2015 con gli Equ vince il Premio Bindi, Premio Lauzi e Botteghe d’Autore oltre a collaborare a un progetto teatrale sul pittore Antonio Ligabue che vincerà il premio UBU. Nel 2018 lavora per il Ravenna Festival e insieme a Vanni Crociani, co-fondatore degli Equ, scrive un’opera surreale sulla Divina Commedia dal titolo “Durante”. Nel 2021, con Francesco Gazzè e Vanni Crociani, scrive Attraverso incisa da Max Gazzè nel suo ultimo album.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 XI JINPING: L’UOMO PIÙ POTENTE AL MONDO

Dal 12 maggio in libreria “Xi Jinping. L’uomo più potente al mondo”, la prima biografia edita in Italia sul Presidente della Cina Xi Jinping, scritta a quattro mani dai giornalisti tedeschi Stefan Aust e Adrian Geiges.  Il libro, tradotto già in 12 lingue, risponde alle domande che si moltiplicano intorno alla figura misteriosa del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, che può essere definito, a buon ragione, come l’uomo più potente del mondo. Un saggio di quasi 300 pagine documentate per raccontare l’operato, ma anche la storia intima di famiglia e di come sia stato plasmato nel tempo il pensiero di Xi Jinping, tra l’amore per la tradizione maoista e la volontà di creare un «nuovo mondo» a trazione cinese. Osteggiata da Pechino, i cui centri di cultura e studi confuciani in Europa ne hanno boicottato la diffusione, questa biografia raccoglie informazioni di prima mano sulla storia nascosta della vita di Xi, dall’infanzia all’ascesa ai vertici del Partito e dello Stato, dall’arresto del padre ai tempi di Mao al matrimonio con una cantante folk, dal successo ai giochi olimpici del 2008 alla questione tibetana e degli Uiguri, dalla gestione della pandemia tra sorveglianza elettronica e politica «zero Covid», alla guerra contro Taiwan e al futuro della Via della Seta. L’edizione italiana si distingue dalle altre biografie ufficiali del leader cinese per il fatto di non schierarsi a favore o contro Xi Jinping: un ritratto basato su fonti disponibili, interviste, discorsi, reportage realizzati in Cina, fatti reali e documentati della sua storia politica e personale. Sulla scia del successo ottenuto da titoli come “Leaders”, “Sergio Mattarella”, “Berlinguer e il diavolo”, la Paesi Edizioni pubblica un nuovo importate titolo che si aggiunge a quelli dedicati ai Presidenti e ai personaggi emblematici della politica italiana ed internazionale, andando ad ampliare la Collana Montesquieu.

 

 GLI AUTORI. Stefan Aust è l’ex caporedattore della principale testata gior- nalistica tedesca Der Spiegel e autore di numerosi bestseller, tra cui Il complesso Baader-Meinhof. Oggi è redattore di Die Welt. È uno dei pochi giornalisti al mondo ad aver intervistato un capo di Stato cinese. Adrian Geiges è corrispondente di lunga data da Pechino per il settimanale Stern. In precedenza ha lavorato come giornalista televisivo per SpiegelTV e RTL a Mosca e NewYork.Ha studiato cinese, è sposato con una cinese e le loro figlie crescono in modo bilingue. È autore di numerosi libri.

 

 

SANDERSON: “IL PREZZO DELLA SOSTENIBILITÀ” SUI RETROSCENA DELLA CORSA ALL’AUTO ELETTRICA

E’ uscita la traduzione italiana del libro “Volt Rush” firmato Henry Sanderson, giornalista che ha lavorato in Bloomberg, coautore di China’s Superbank (Bloomberg Press, 2013) e già corrispondente anche per il Financial Times sul tema delle materie prime rare. Il titolo italiano del libro è “Il prezzo della sostenibilità. Vincitori e vinti nella corsa globale all’auto elettrica” (Post Editori), un’opera in cui l’autore esamina e svela i retroscena poco green della corsa all’auto elettrica. La prefazione del libro è firmata da Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes.

 

Per i consumatori, l’auto elettrica rappresenta una scelta etica. È un’idea seducente: possiamo migliorare il mondo cambiando leggermente il nostro stile di vita. Eppure, se ovviamente non si può essere ostili alle tecnologie green, non si può nemmeno essere ingenui. Per far funzionare le auto elettriche ci affidiamo a metalli e minerali: si stima che l’attività estrattiva contribuisca per circa il 10% alle emissioni globali.

 

In più, la transizione verso l’energia pulita ha già acuito le tensioni geopolitiche tra Occidente e Cina. Nell’ultimo decennio, la Cina ha conquistato una posizione dominante sia nelle tecnologie per l’energia pulita, come batterie e celle fotovoltaiche, sia nella catena di approvvigionamento delle materie prime che sostengono tali tecnologie. Il prezzo della sostenibilità racconta di aziende, cresciute nell’ombra, che gestiscono il commercio mondiale di materie prime, di società private cinesi che comprano miniere in Cile, Australia e Indonesia, di grandi aziende automobilistiche come Tesla e Volkswagen. Un libro che aiuta i lettori a porsi le giuste domande sulla transizione dai combustibili fossili, mostrando come quella dei veicoli elettrici è una rivoluzione che impone delle scelte destinate a influenzare sia l’ambiente sia le dinamiche di potere globale.

 

Il libro è stato presentato in occasione del Festival della Green Economy di Parma, durante il quale, sabato 6 maggio, il giornalista inglese ne ha discusso con Silvia Bodoardo, docente Gruppo di Elettrochimica Politecnico di Torino, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e Andrea Pontremoli, amministratore delegato e direttore generale Dallara. Qui il link per rivedere l'evento.

 

La prossima occasione per scoprire il libro sarà mercoledì 24 maggio alle ore 18:30 alla Libreria ItalyPost di Padova. Durante l'evento di presentazione interverranno Stefano Fracasso, autore di “Per un pugno di gradi. Da Vaia all'acqua granda: la svolta energetica per cambiare il Veneto” (Nuovadimensione) e già sindaco di Arzignano (VI) e Antonio Galgaro, docente di Geoscienze Università di Padova, con un intervento dell'autore Henry Sanderson.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)