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Libri: dalla distruzione alla rinascita, l'amore 'a corpo vivo' secondo Anna Segre

Roma, 19 mag - Dalla "distruzione dell'amore", titolo della precedente raccolta di poesie vincitrice del Premio Camaiore 2022, edito da Interno Poesia a un corpo vivo, e ardente d'impeto, quello che dà il nome (A corpo vivo, edito da Marietti 1820) alla nuova uscita di Anna Segre, medico e psicoterapeuta. Una evoluzione che, a partire dai titoli, suggerisce una rinascita, fisica ma anche dello spirito. Una evoluzione che, dallo stand della casa editrice presso il Salone Internazionale del Libro di Torino, a spiegarla è l'autrice stessa: "Già 'La distruzione dell'amore' in realtà si sarebbe potuto titolare 'La distruzione del dolore'. Già lì c'era una direzione verso una rinascita che difatti poi c'è stata, perché con "A corpo vivo" l'anelito è proprio quello di rinascita, il congiungimento con il desiderio".
Roma, 19 mag - L'amore è al centro, sempre e in ogni forma, della produzione poetica di Anna Segre, che in questa nuova raccolta mette insieme ben 84 componimenti. Un amore come conflitto, come esplosione di energia: è dunque possibile parlare di amore, e vivere l'amore, non solo come ripiegamento in sé stesso e nella coppia ma anche come qualcosa in grado di influenzare e cambiare ciò che ci sta intorno? "L'amore è il seme, il seme della creatività, il seme del senso. Che senso dai alla tua creatività? – si chiede e ci chiede l'autrice - Che direzione dai alla tua vita? Perché tu sei qui, cioè per me l'amore e questo. Quindi certamente, l'amore sta sia nello specifico dell'amata, sia nel generico della creatività che l'amata provoca. Quindi certo: l'amore al di sopra al di fuori, al di dentro, e permea il senso di essere vivi". L'amore inteso dunque nel suo senso più puro, come desiderio. "Si tratta - specifica Anna Segre - di anelito verso un qualcosa di non raggiungibile, verso cui si tende in maniera subentrante, in maniera ulteriore". D'altronde, dice, "il desiderio è sempre ulteriore, è un rilancio continuo di ciò che si desidera. Un rivolgersi alle stelle che non si possono raggiungere ma che comunque si anelano". In questo senso, dunque, A Corpo vivo è un augurio, un augurio per tutti".
(PO / Sis)

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