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Export armi, Boldrini (Pd): non svuotare legge 185, destra succube lobby

Roma, 4 apr - “La legge 185 ha fatto scuola perché l’Italia è stato il primo paese a porre dei limiti al commercio delle armi, nel senso che quando ci sono Paesi in guerra o che non rispettano i diritti umani, a questi non si possono vendere armi. Questo vuol dire che l’industria delle armi deve essere al servizio di una politica estera basata sulla pace e il rispetto dei diritti umani. Ora quello che la destra vuole fare è svuotare questa legge e dare mano libera ai produttori di armi, come di fatto sta dimostrando già in altri ambiti: una destra succube della lobby delle armi ma anche di quella delle banche, come testimonia l’annunciata e mancata tassazione degli extraprofitti delle banche”. Così Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, che stamattina a Montecitorio ha promosso una conferenza stampa contro la modifica della legge 185, già approvata dal Senato. “Questa mattina – aggiunge l’ex presidente della Camera - la Rete Pace e Disarmo, così come Banca Etica hanno fatto sentire la loro voce, per far suonare il campanello d’allarme: la riforma di questa legge sta passando in silenzio, mentre invece si tratta di un fatto molto grave su cui i cittadini e le cittadine devono essere informati. Per questo dobbiamo dare battaglia insieme alla società civile, presentando ulteriori emendamenti oltre quelli già presentati in Senato, e far capire all’opinione pubblica che smantellare questa legge vuol dire rendere selvaggio il mercato delle armi”. (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)
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