di Paolo Pagliaro
Nei giorni dello scudetto ci sono un paio di altri buoni motivi per festeggiare il riscatto di Napoli. Uno è l’inaugurazione nel cuore dei Quartieri Spagnoli del primo cohousing italiano per ragazzi con disabilità cognitive. Nei locali sequestrati alla camorra e poi ristrutturati si cercherà una risposta all’autismo o alle difficoltà legate alla sindrome down sperimentando la vita in autonomia, in ambienti che non siano la famiglia o il centro di ricovero, ma in una casa che i ragazzi sentano “loro”, dove stare, sostare, dormire, vivere e valorizzare i propri talenti attraverso il lavoro. Il luogo si chiama Casa Comune, e va ad aggiungersi alle altre iniziziative che la Fondazione Quartieri Spagnoli ha varato negli anni per promuovere l’educazione, la formazione e l'autoimprenditorialità dei giovani in una delle zone più difficili del paese.
La seconda buona notizia riguarda la rinascita dello storico Ospedale degli Incurabili, nel centro della città.
Ha compiuto da poco 500 anni, è stato il primo Ospedale del Regno delle Due Sicilie, tra le sue mura si è sviluppata la chimica farmaceutica ed è nata la grande spezieria che riforniva di medicinali tutto il Reame. Un luogo magico che stava andando in rovina. Lo hanno salvato la Regione e la competenza del suo manager Ciro Verdoliva. Si trattava di recuperare affreschi, tele, tavole, statue, paramenti sacri, arredi liturgici, vasi da farmacia, busti e ritratti di medici illustri, dal 1500 in poi. Perché nulla andasse perduto è arrivata dal Louvre Cinzia Pasquali, la restauratrice di Leonardo, e anche grazie a lei Napoli sta ritrovando lo splendore di un luogo unico al mondo.