Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE VOTO ESTERO 2013

VOTO ESTERO: 18 PARLAMENTARI PER 4 MILIONI DI ELETTORI

La legge di riforma costituzionale 459 del 2011, voluta dall’allora ministro per gli italiani nel mondo Mirko Tremaglia, ha introdotto la possibilità per i cittadini italiani  residenti all’estero e iscritti all’Aire di poter votare nella circoscrizione Estero (introdotta proprio per l’occasione, e parificata alle altre Regioni italiane) per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e per i referendum popolari abrogativi e confermativi. Il voto all’estero non è previsto per l’elezione dei Consigli regionali, comunali e provinciali. Nell’ambito della Circoscrizione Estero sono state individuate quattro ulteriori ripartizioni: Europa (compresa Russia e Turchia), America meridionale, America settentrionale e centrale; Africa Asia, Oceania ed Antartide.  In ciascuna delle ripartizioni di cui sopra è eletto un deputato ed un senatore, mentre gli altri seggi  sono distribuiti tra le stesse ripartizioni in proporzione al numero dei cittadini italiani che vi risiedono.

Il totale di parlamentari eletti nella circoscrizione estero è di 18 (12 deputati e 6 senatori).

Nella legislatura che sta per concludersi e iniziata nel 2007, nello specifico, in Europa sono stati eletti 6 deputati e 2 senatori; in America meridionale 3 deputati e 2 senatori; in America settentrionale 2 deputati e 1 senatore; in Africa, Asia e Oceania 1 deputato e un senatore.  

(Sis)

               

VOTO ESTERO: CHI PUO’ VOTARE E DOVE  

Votano all’estero i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti all’Aire e nelle liste elettorali, che abbiano compiuto i18 anni per l’elezione dei membri della Camera dei Deputati e per i referendum;  25 anni per l’elezione dei membri del Senato della Repubblica. Il voto all’estero si esprime esclusivamente per corrispondenza negli Stati con i quali il Governo italiano ha concluso apposite intese. Negli Stati dove tali intese non sono state concluse (fino allo scorso anno il Canada non aveva concesso l’autorizzazione, quest’anno invece si potrà votare anche lì) e negli Stati ove sono sopravvenute  situazioni che impediscono l’esercizio del voto per corrispondenza gli elettori residenti ed iscritti all’Aire non potranno esercitare il voto per corrispondenza e, per votare, dovranno recarsi in Italia: tali elettori hanno diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto di viaggio presentando la relativa documentazione al Consolato di competenza. Gli italiani iscritti all’Aire sono circa 4 milioni, il 91% di quelli effettivamente all’estero, secondo gli ultimi dati del Ministero degli Affari esteri. Nel 2008, dei 3.649.377 connazionali nel mondo, gli aventi diritto erano 2.950.000. L’affluenza si attesto fisiologicamente intorno al 40%, contro l’80,5% sul territorio nazionale.

 (Sis)

 

VOTO ESTERO: LE MODALITÀ DELLA SCELTA PER CORRISPONDENZA

Secondo l’attuale normativa, gli elettori residenti all’estero ricevono a domicilio, da parte dell’Ufficio consolare di riferimento, il plico elettorale contenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. L’elettore che non abbia ricevuto il plico elettorale entro il 14esimo giorno antecedente la data delle votazioni in Italia potrà recarsi di persona all’ufficio consolare di riferimento per verificare la propria posizione elettorale e richiedere il duplicato del plico. L’Ufficio consolare è altresì autorizzato ad ammettere al voto all’estero per corrispondenza tutti i cittadini i cui nominativi siano stati  per qualsiasi motivo omessi dall’elenco elettori predisposto dal Ministero dell’Interno, se dimostrano di essere iscritti all’Aire o se la loro iscrizione sia stata chiesta dall’Ufficio consolare entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Una volta votate le schede, l’elettore le rispedisce all’ufficio consolare utilizzando la busta preaffrancata contenuta nel plico. Concluse le operazioni, le schede votate dagli italiani residenti all’estero pervenute ai consolati vengono trasmesse in Italia, dove ha luogo lo scrutinio a cura dell’Ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero istituito presso la Corte di Appello di Roma.

(Sis)

 

VOTO ESTERO: AMMESSI ANCHE GLI EMIGRATI ‘TEMPORANEI’

Sono ammessi al voto all’estero anche alcune categorie di elettori temporaneamente all’estero, come gli appartenenti  alle  Forze  armate  e  alle  Forze  di  polizia impegnati nello  svolgimento  di missioni internazionali; dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all'estero per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall’amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonché, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi; professori e ricercatori universitari che si trovano in servizio presso istituti universitari e  di ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno  sei  mesi  e che, alla  data  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da  almeno  tre  mesi, nonché, qualora non iscritti nelle anagrafi dei  cittadini  italiani all'estero, i loro familiari conviventi.

(Sis)

 

VOTO ESTERO: TERZI A EMIGRATI, FATE SENTIRE VOSTRA VOCE

Il  ministro degli Esteri Giulio Terzi ha indirizzato nei giorni scorsi una lettera aperta ai cittadini italiani residenti all’estero, pubblicata da America Oggi e ripresa dallo stesso ministero, per ricordare che “il voto è un diritto costituzionale garantito dalla legge ai cittadini italiani residenti in Italia e all’estero” e che “il suo esercizio da parte di ognuno di voi è anche un dovere civico essenziale per la vitalità della democrazia del nostro Paese e utile a mantenere vivo e saldo il vostro rapporto con la madrepatria”. Terzi ha detto che “la vostra identità, il vostro attaccamento all’Italia, che già si manifestano in varie forme e attività, trovano l’espressione più alta nella partecipazione elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano. Cogliere questa occasione è il modo migliore per far sentire adeguatamente la vostra voce e arricchire il dibattito pubblico e il pluralismo. Il voto di ognuno di voi concorrerà così al progresso dell’Italia. I 12 deputati e 6 senatori eletti all`estero, nel rispetto delle prerogative costituzionali, contribuiscono a tutelare i vostri interessi e a rappresentare autorevolmente, presso le autorità di Governo e le varie istanze nazionali, le cause che più vi stanno a cuore. I Parlamentari eletti all`estero contribuiscono inoltre a rafforzare la proiezione globale dell`Italia, favorendo i rapporti di amicizia e gli scambi economici e culturali con i Paesi di vostra residenza”.

(Sis)

 

 

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