“A causa dell'intenso attacco aereo della Federazione Russa sul territorio ucraino, aerei polacchi e alleati hanno iniziato a operare nello spazio aereo polacco questa mattina”. Così una nota diramata questa mattina dallo Stato Maggiore polacco su X. “I caccia di servizio sono stati schierati a coppie e i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo livello di allerta”, ha aggiunto, specificando che queste azioni sono “di natura preventiva”. Non è la prima volta che gli aerei polacchi si levano in volo in seguito a una situazione difficile ai loro confini e quella determinatasi nelle ultime ore è senz’altro una di queste.
"Decine" di droni e missili russi si sono infatti schiantati nella regione di Rivne, nell'Ucraina occidentale, nella notte appena trascorsa, ha dichiarato su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Tretyak. Secondo il governatore regionale Oleksandr Koval, Rivne ha subito un “massiccio attacco aereo nemico”. Anche Kiev è stata presa di mira da un attacco che ha danneggiato un edificio, ha affermato il capo dell'amministrazione cittadina, Tymur Tkachenko. Da parte sua, il Ministero della Difesa russo ha segnalato l'intercettazione di 49 droni ucraini nelle regioni di confine dell'Ucraina e in Ciuvascia, a circa 600 km a est di Mosca. (9 giu - deg)
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