È stata recuperata una delle due scatole nere del Boeing 787 della compagnia Air India diretto a Londra che ieri si è schiantato poco dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad. Secondo quanto emerso finora, il velivolo ha interrotto i contatti con la torre di controllo ad un'altezza di circa 200 metri, con il volo che è durato appena 28 secondi dal decollo allo schianto. Le indagini tecniche per stabilire la dinamica e le cause dell’incidente, però, sono ancora all’inizio e coinvolgeranno investigatori, organi di governo locali, tecnici della Boeing, oltre a un team partito da Londra. All’indomani dell’incidente aereo, il bilancio è di oltre 300 morti. Tra i 242 passeggeri, solo uno è sopravvissuto: è Vishwashkumar Ramesh, un quarantenne britannico di origini indiane che sedeva al posto 11A e che si era recato in India per visitare la sua famiglia. Non è ancora chiaro, invece, quante persone siano rimaste uccise a terra dallo schianto dell’aereo, caduto su uno studentato medico vicino alle piste dell'aeroporto. Si tratta del primo incidente per un Boeing 787 Dreamliner. (13 giu-mol)
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