Fino allo scorso anno è stato possibile conoscere l’andamento dell’azione di contrasto al narcotraffico svolta dalle forze di polizia e dalle dogane grazie ai dati statistici che venivano forniti periodicamente, di solito a cadenza trimestrale, dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA- Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e pubblicati sul relativo sito. Gli ultimi dati, nazionali e provinciali, si sono fermati a settembre 2024 mentre niente si trova per il 2025. Non è stata data alcuna indicazione ufficiale al riguardo e anche un tentativo di avere qualche notizia inoltrando, circa un mese fa, un messaggio tramite l’apposita casella “scrivici” sul sito della Polizia di Stato, non ha avuto alcun riscontro.
Non si può certo dire che sia rispettato il principio della trasparenza affermato dal Dlgs n.33 del 14 marzo 2013 e opportunamente richiamato anche nella home page sul sito istituzionale della Polizia di Stato.
Ma tant’è e per chi voglia seguire le vicende del narcotraffico in generale e in particolare quelle riguardanti il nostro Paese, dovrà accontentarsi, almeno per ora, delle informazioni che provengono dalle fonti aperte e da qualche “confidenza” che si riesce ad avere da fonti ufficiose ma attendibili. Il traffico e lo spaccio di stupefacenti, tradizionali e sintetici, continuano ad essere la fonte primaria di arricchimento della criminalità organizzata, di gruppi di persone ma anche di “insospettabili”. Il ricavato annuo, stimato, proveniente da tali attività è di alcuni miliardi di euro che, lo ricordiamo, vengono contabilizzati, insieme ai proventi stimati della prostituzione e del contrabbando di sigarette, nel Pil italiano ( ma anche di altri paesi) in virtù di una direttiva comunitaria di una decina di anni fa che dava questa facoltà (subito sfruttata!). Insomma la ricchezza nazionale può contare anche sulla ricchezza criminale.
La domanda di droghe si mantiene sempre molto alta anche in questi mesi del 2025 come testimoniato dai numerosi sequestri. I mercati europeo ed italiano restano i più privilegiati dai narcotrafficanti. E’ di questi ultimi giorni uno dei più ingenti sequestri di eroina pura, 140 kg. , trovati dagli agenti della Polizia di Frontiera nel porto di Genova e contenuti in centinaia di mattoni nascosti all’interno di container giunti dal Medio Oriente. In altre operazioni antidroga sono stati sequestrati nel bresciano 126 kg. di cocaina ( sarebbero di oltre 4 ton. i sequestri di questa sostanza nel 2025) che si sommano ai 18 kg. sequestrati al valico di Brogeda a due cittadini brasiliani che viaggiavano su un’ auto , a Gardone Valtrompia (Brescia) ben 50 kg. di ecstasy sono stati rinvenuti nascosti in bidoni sotterrati nei pressi di capanni di caccia. Infine, la “sorpresa” di un centinaio di chilogrammi di ketamina ( anestetico dissociativo utilizzato anche come ingrediente per la produzione della “cocaina rosa”) trovati a Napoli tra pacchi di pasta e di farina diretti a Los Angeles.
In ambito internazionale si segnalano le 4 ton. di cocaina sequestrate alle Canarie nel contesto di un’ operazione coordinata da Europol mentre in Messico il sequestro di 42 ton. di metamfetamine ha portato allo smantellamento di molti laboratori clandestini soprattutto nei comuni di Madero e Morelia. In Italia negli ultimi anni i quantitativi di cocaina sequestrati dalle forze di polizia sono quintuplicati passando dalle tre tonnellate e mezzo del 2018, alle 20 ton. del 2023 ( ultimo dato ufficiale disponibile della DCSA) con un aumento del consumo tra i giovani tra i 15 e i 19 anni (cfr. la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri). Va, dunque, avanti il processo di narcotizzazione mondiale con trafficanti di stupefacenti che hanno acquisito in molti Paesi uno straordinario potere economico condizionante quello di classi politiche sempre più “affamate” di denaro.