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DDL IA, PAVANELLI (M5S): SI POTEVA AMBIRE DI PIU’, RESTA NODO RISORSE

Roma, 23 giu – “Il nostro giudizio su questo provvedimento è abbastanza negativo, si poteva fare un testo migliore, che potesse raggiungere alcuni obiettivi per noi fondamentali: la maggioranza, avendo fatto un soppressivo di un loro emendamento, ha riaperto i giochi, aprendo la possibilità di poter votare favorevolmente su altri emendamenti delle opposizioni anche perché di fatto la maggioranza aveva poco o niente da dire. Avevamo tante speranze, si erano aperti dei tavoli di confronto ma purtroppo il governo ha approvato molto poco, si poteva certamente ambire a un testo migliore”.  Così Emma Pavanelli, deputata M5S, in merito al disegno di legge che prevede disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale, approvato dal Senato.  Il riferimento è all’emendamento soppressivo presentato dal governo alla norma dell’articolo 6 che prevedeva che “i sistemi di intelligenza artificiale destinati all’uso in ambito pubblico, fatta eccezione per quelli impiegati all’estero nell’ambito di operazioni militari, devono essere installati su server ubicati nel territorio nazionale, al fine di garantire la sovranità e la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini”.  “Si chiude invece in questa maniera, magari qualcosa può cambiare in aula – sottolinea Pavanelli - visto che abbiamo depositato tutti gli emendamenti che avevamo presentato, solo il M5S ne ha depositati 167, pertanto si spera di poter migliorare il testo. Uno dei nodi cruciali è che si tratta di un collegato alla legge di bilancio, pertanto non si potevano fare emendamenti per mettere risorse, che a nostro avviso sono uno degli handicap più seri: oggi, infatti, servono risorse per la formazione alle nuove competenze, per la formazione nelle scuole. Servono fondi per le piccole e medie imprese, soprattutto le piccolissime, che ancora oggi hanno un approccio molto timido con l’intelligenza artificiale. E poi ci sono tutte le altre partite, pensiamo alla pubblica amministrazione, ai diritti, alla parità di genere: insomma – conclude la parlamentare pentastellata - domani quando l’IA sarà utilizzata da tantissime persone, avremo diverse criticità come la perdita di posti di lavoro, soprattutto dei cosiddetti colletti bianchi. Infine, c’è il nodo enorme legato all’energia e anche i fatti di questi ultimi giorni ci pongono delle questioni molto importanti su come faremo a produrre l’energia per i data center”. (PO / Roc) ////               

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