Roma, 25 giu – Le amministrazioni locali possono giocare un ruolo fondamentale nella lotta al razzismo e alle discriminazioni, ma serve un approccio strutturale a livello nazionale. È il punto di partenza del confronto che si è svolto oggi nella sala stampa della Camera, in occasione della conferenza "Un'Italia plurale", organizzata su iniziativa della deputata PD Ilenia Malavasi per presentare dati e piattaforme politiche che possano accompagnare i territori nel contrasto al razzismo, alle discriminazioni e ai linguaggi d'odio. Tra le realtà virtuose rappresentate oggi, ci sono le città di Reggio-Emilia e Bologna, che “hanno portato a casa e assunto un Piano locale contro le discriminazioni e per la prevenzione del razzismo”, come ha spiegato, a margine della conferenza, Marwa Mahmoud, assessora alle Politiche educative, interculturali e diritti umani del Comune di Reggio Emilia. In particolare, il Piano di Reggio Emilia si colloca all'interno del progetto europeo SUPER (SUPporting Everyday fight against Racism) e distingue 5 aree di azione: formazione e sensibilizzazione; raccolta di dati; servizi alla cittadinanza; organizzazione interna; trasversalità, partecipazione e responsabilità politico-organizzativa. A Bologna, come illustrato dalla vicesindaca Emily Clancy, lo SPAD – Sportello antidiscriminazioni accoglie, ascolta, orienta e supporta le persone vittime o testimoni di discriminazioni sulla base dell’ascendenza o dell’origine nazionale o etnica, delle convinzioni e delle pratiche religiose. “Nel 2024 sono state registrate 44 segnalazioni pertinenti, il 23% in più rispetto all’anno prima: è il segno che la consapevolezza sta crescendo”, afferma. D’altra parte, è l’intera regione Emilia Romagna ad aver adottato “un orizzonte strategico ambizioso, diventato un programma che si chiama ‘Emilia Romagna plurale, equa ed inclusiva’”, ha detto Luca Rizzo Nervo, delegato su Immigrazione e Cooperazione Internazionale presso la Presidenza della Regione Emilia- Romagna, parlando, tra le altre cose, anche del Centro regionale contro le discriminazioni e del network di “15 regioni interculturali d’Europa”, di cui l’Emilia Romagna fa parte. Queste realtà territoriali, sottolinea Marwa Mahmoud, lavorano ai loro progetti “ormai da anni”, perché “in attesa che il governo adotti una strategia nazionale si è cercato di dare una risposta territoriale”. “Chiediamo al governo di pubblicare il piano nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza annunciato lo scorso 4 giugno dal Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella e approvato lo scorso 23 maggio da parte della competente Cabina di regia interministeriale”, è l’appello della deputata dem Ilenia Malavasi. Alla conferenza hanno partecipato anche Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, Federico Faloppa, fondatore della Rete nazionale di contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio, Comitato di indirizzo progetto europeo Cities, Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia, e Grazia Naletto, responsabile area migrazioni e lotta al razzismo di Lunaria. (po-mol)
(© 9Colonne - citare la fonte)
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