Secondo quanto riportato dal notiziario Channel 12, che cita un funzionario israeliano, lo Stato ebraico avrebbe sospeso le consegne di aiuti a Gaza, nonostante la situazione della popolazione versi da mesi in condizioni disumane e le organizzazioni umanitarie abbiano denunciato lo scatenarsi di una vera e propria carestia. La notizia giunge mentre la comunità internazionale continua a protestare con forza, ma senza ottenere il minimo effetto concreto, per il susseguirsi delle “stragi del pane”, ovvero delle carneficine pressoché quotidiane di civili in attesa di ricevere generi di prima necessità presso le strutture del Ghf. In tal senso, l'Onu ha denunciato ben 410 vittime da quando, un mese fa, la società creata da Usa e Israele è entrata in funzione tramite quelli che dovrebbero essere dei centri di distribuzione degli aiuti ma che i media non esitano più a definire “una trappola mortale”. Intervistato dal quotidiano cattolico Avvenire, l’autorevole sociologo Yaakov Garb della Ben Gurion University ha spiegato che “Il sistema è pensato in chiave militare, non è costruito per soccorrere i civili”. “Non mi sorprende che sia diventata una trappola mortale. Fin dal primo esame della posizione e delle caratteristiche dei centri, mi sono reso conto che erano presenti tutte le condizioni perché non potesse funzionare. Il modello è strutturato all’opposto di quello impiegato per l’assistenza umanitaria nelle zone di conflitto”. Invece di decentrare in centinaia di punti l’assistenza, come era prima nel modello Onu, la accentra. “Risponde, così, a una logica di protezione del personale e delle scorte, non di soccorso alla popolazione”.
Tornando alla notizia dell’ennesimo stop ai rifornimenti, questa è stata diffusa poco dopo che l'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver ordinato all'esercito di presentare entro i prossimi due giorni un piano “su come impedire ad Hamas di rubare gli aiuti umanitari”. Il funzionario israeliano citato da Channel 12 afferma che la dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro è giunta dopo che il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha minacciato di non poter più rimanere al governo se non fossero state prese misure immediate per impedire che gli aiuti raggiungessero Hamas. I funzionari affermano che la sospensione delle consegne di aiuti rimarrà in vigore finché le IDF non presenteranno il loro piano. (26 giu - deg)
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