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CENTRI ESTIVI, D’ORSO (M5S): GOVERNO TAGLIA FONDI, FAMIGLIE LASCIATE SOLE

Roma, 27 giu – “In questo momento, mentre noi parliamo, ci sono milioni di famiglie italiane che sono alle prese con un problema: riorganizzare la vita familiare a fronte della chiusura dell’anno scolastico. E la risorsa da qualche anno a questa parte sono i cosiddetti centri estivi: ci sono centri estivi pubblici e centri estivi come strutture private. Ebbene, il governo Meloni ha tagliato clamorosamente le risorse da dare ai Comuni per i centri estivi comunali, quindi quelli con risorse pubbliche”. È l’attacco della deputata del Movimento 5 Stelle Valentina D’Orso, che oggi ha interrogato il governo alla Camera sull’emergenza legata all’accessibilità e ai costi dei centri estivi. Un tema che – denuncia – sta colpendo duramente soprattutto le famiglie con minori risorse economiche: “Ci sono posti limitatissimi, ci sono migliaia e migliaia di famiglie in tutto il territorio nazionale per rimangono fuori per avendo i requisiti per poter accedervi”. Secondo D’Orso, l’attuale esecutivo “non ha fatto neanche bene i conti del fabbisogno per una platea che quella più fragile, più vulnerabile, con Isee al di sotto dei diecimila euro”. Ma il problema riguarda anche chi ha redditi di poco superiori alla soglia per le prestazioni sociali: “Succede che queste famiglie devono far fronte anche a 550 euro, ad esempio al sud, nella mia città di Palermo: 550 euro al mese per un solo figlio, da investire per un centro estivo privato”. La deputata insiste: “Diciamocelo: non ci sono famiglie che possono far fronte a tutto questo. Ci sono famiglie che si chiedono: pago il canone o il mutuo dell'appartamento a luglio o pago la retta estiva? Questo è un dilemma che oggi ha una famiglia tipica italiana, e il governo di tutto questo non si fa carico”. Quanto alla risposta ricevuta in aula, il giudizio di D’Orso è netto: “È stata clamorosamente insufficiente, anche perché sono stati dati dei numeri sballati. Noi avevamo messo in campo, con il governo Conte 2, ben 150 milioni di euro, nel 2021 avevamo messo in campo per questa stessa finalità di potenziamento dei centri estivi 135 milioni di euro. Loro l'hanno più che dimezzato, soli 60 milioni di euro”. E incalza: “Ma cosa bisogna fare con 60 milioni di euro quando c'è un'inflazione alle stelle, quando ci sono i salari più bassi d'Europa? Questa è la realtà delle famiglie italiane che non è stata presa realmente in considerazione”. Infine, la deputata ha sottolineato anche il ritardo nei trasferimenti statali ai Comuni, che aggrava ulteriormente la situazione: “Che al Comune non vengono trasferite le risorse per tempo, ancora i Comuni non hanno preso nulla dallo Stato. Ma ditemi voi: quali Comuni possono anticipare risorse tanto importanti agli enti del terzo settore che devono materialmente svolgere queste attività? Praticamente ormai nessuno, perché loro hanno tagliato anche le risorse ai Comuni”. Nell’interpellanza depositata dal M5S si chiede al governo quali iniziative urgenti intenda adottare per garantire l’accessibilità economica e l’aumento dei posti disponibili nei centri estivi, fondamentali – si legge nel testo – per “i genitori che lavorano tutto il giorno e non hanno parenti o persone vicine che possano occuparsi dei figli durante le vacanze scolastiche”.
(PO / Sis)

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