Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Genova, 'Civico Giusto' per Pietro Boetto, Francesco Repetto e Riccardo Pacifici

Genova, 'Civico Giusto' per Pietro Boetto, Francesco Repetto e Riccardo Pacifici

È stato inaugurato questa mattina nell’Episcopio dell’Arcidiocesi di Genova in Piazza Matteotti 4, Il Civico Giusto dedicato al Card. Pietro Boetto, a Mons. Francesco Repetto e al Rabbino Riccardo Pacifici, figure simbolo di solidarietà e coraggio civile durante la persecuzione nazifascista. L’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto nazionale Il Civico Giusto, intende ricordare coloro che, a rischio della propria vita, offrirono protezione e rifugio a perseguitati, ebrei e oppositori del regime. La tappa genovese si inserisce nelle celebrazioni in memoria del rastrellamento degli ebrei di Genova e valorizza la collaborazione tra DELASEM (Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei), Arcidiocesi di Genova e Comunità Ebraica. All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, Marco Bucci, Presidente della Regione Liguria, Silvia Salis, Sindaca di Genova, e Andrea Giovannelli, Capo Segreteria del Coordinatore Nazionale contro l’antisemitismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono seguiti gli interventi di Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova; Rav Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Genova; Barbara Grosso, Direttore Generale della Fondazione Il Secolo XIX; Paolo Masini, ideatore e coordinatore de Il Civico Giusto; Maria Grazia Lancellotti, ricercatrice storica; e Cristiano Migliorelli, responsabile della Valorizzazione del Patrimonio dell’Archivio Storico Istituto Luce. Durante l’evento è stato proiettato in anteprima il mini-documentario Il Civico Giusto – Genova, con voce narrante di Tullio Solenghi, letture di Massimo Wertmüller, testi di Maria Grazia Lancellotti, montaggio di Mirko Bertarelli e sigla di Luca Barbarossa. Al termine della cerimonia è stata inaugurata la mattonella artistica “parlante”, affissa sul portone dell’Episcopio: grazie a un QR code consente di ascoltare le voci e i racconti di chi visse quegli anni di coraggio e fraternità.

La storia potrà essere ascoltata sia scansionando il Qrcode sulla targa, sia andando sul sito ufficiale www.ilcivicogiusto.it. Il mini-documentario è visibile anche sul canale Youtube a questo link https://youtu.be/FpCYlQiUXdg. «La giornata di oggi, dedicata al Card. Pietro Boetto, a Mons. Francesco Repetto e al Rabbino Riccardo Pacifici celebra uno straordinario esempio di coraggio e umanità che abbiamo il dovere di ricordare», ha detto il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci. «Qualche anno fa, da sindaco, ho chiesto scusa alla comunità ebraica a nome della città di Genova, perché a quel tempo l’amministrazione non seppe difendere i propri concittadini dalla deportazione. La Chiesa genovese, anche se in modo non ufficiale e spesso nascosto, si impegnò con grande coraggio per salvare molte persone. L’opera del cardinale Boetto e di don Repetto fu davvero eccezionale perché grazie a loro tante vite furono sottratte alla deportazione. Dobbiamo essergliene profondamente grati e, allo stesso tempo, riconoscere che le istituzioni avrebbero dovuto fare di più. Quando si tratta di difendere la libertà, i diritti civili e, soprattutto, la vita delle persone, non dobbiamo mai tirarci indietro. È una lezione importante per i giovani e anche per i meno giovani, perché non si dimentichi ma più che ogni essere umano deve avere diritto alla libertà e alla vita». Silvia Salis, Sindaca di Genova, ha sottolineato: «È importante celebrare oggi persone che di fronte alla violenza del potere non si sono nascoste nell’indifferenza, perché vediamo che in tutto il mondo ci sono focolai di violenza e odio nei confronti delle popolazioni ebraiche, e questa è una vergogna. Dobbiamo vigilare su queste situazioni. Cerimonie come questa servono a ricordare e a insegnare ai giovani che in modo stupido e stolto inneggiano a quei giorni come se fosse una cosa divertente che possono dire quelle cretinate perché in quegli anni c’è stata gente che è morta per dargli la libertà di fargliele dire. I protagonisti di questa storia furono esempi di fede e di impegno civile, pronti a rischiare la vita per salvare altri. La vita ha senso solo se usata per migliorare o salvare quella degli altri: questo è il coraggio che oggi celebriamo e che dobbiamo continuare a onorare, stando sempre dalla parte giusta». 

Andrea Giovannelli, Capo Segreteria del Coordinatore Nazionale contro l’antisemitismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato: «Viviamo in un tempo complesso in cui è fondamentale difendere la memoria dall’oblio e trasmetterla ai giovani, perché solo così possiamo contrastare l’antisemitismo e i nuovi pregiudizi. Le storie di persone come il cardinale Pietro Boetto, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, monsignor Repetto e il rabbino Pacifici ci ricordano il valore del coraggio e della solidarietà. Progetti come questo tengono viva la memoria e rafforzano l’impegno del nostro Paese nella lotta contro ogni forma di odio e negazionismo». «Ricordiamo oggi il Card. Boetto, il suo segretario Francesco Repetto» – ha detto Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova - «che con il rabbino Riccardo Pacifici seppero reagire all’ingiustizia con umanità, solidarietà e, per noi credenti, con spirito evangelico. Ricordiamo tre uomini che, di fronte al male, scelsero di agire con discrezione ma con una forza silenziosa che salvò vite. Il cardinale Pietro Boetto, riconosciuto come defensor civitatis, fu non solo il difensore di Genova e del suo porto, ma anche della pace e del dialogo tra le diverse componenti religiose, politiche e culturali della città. Questa iniziativa si inserisce nel solco del suo esempio e del suo impegno per la convivenza e il bene comune. La collaborazione fra tante diverse realtà nel promuovere oggi questa iniziativa si pone nella linea del pensiero e dell’opera di questo grande vescovo». «Ricordiamo oggi i giusti — il cardinale Pietro Boetto, don Francesco Repetto e il rabbino Riccardo Pacifici — uniti da coraggio, fede e profonda consapevolezza di ciò che stava accadendo», ha detto Rav Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Genova. «Boetto e Repetto, insigniti del titolo di Giusti tra le Nazioni, agirono con lucidità e determinazione, offrendo soccorso e salvezza a chi era perseguitato, mossi da una visione chiara del male del nazifascismo. La loro collaborazione con il rabbino Pacifici gettò le basi di un dialogo tra ebrei e cristiani che, anni dopo, avrebbe trovato espressione nella dichiarazione Nostra Aetate. La loro testimonianza, allora come oggi, resta un esempio vivo di giustizia, fede e solidarietà». 

Barbara Grosso, Direttore Generale Fondazione Il Secolo XIX, ha messo in risalto l’importanza del lavoro di documentazione: «Come Fondazione, abbiamo contribuito con i documenti conservati nel nostro Archivio storico, che custodisce la memoria di Genova e della Liguria. È proprio in questa missione — valorizzare la storia e condividerla con le istituzioni e la comunità — che riconosciamo il nostro ruolo più profondo. Ricordare significa rendere giustizia, ma anche costruire futuro. E oggi, grazie a questo progetto, quelle storie tornano a vivere, parlano ai giovani e a tutti noi, ricordandoci che la libertà e la dignità non sono mai conquiste definitive, ma responsabilità quotidiane». Paolo Masini, ideatore e coordinatore de Il Civico Giusto, e Maria Grazia Lancellotti, ricercatrice storica e coordinatrice della rete nazionale di scuole “Memorie. Una città mille storie” hanno illustrato il progetto: “Ogni Civico Giusto è una pagina di memoria viva, un racconto di coraggio e umanità che ci ricorda come, anche nei momenti più bui, ci sia sempre stato qualcuno capace di scegliere il bene. Oggi Genova e la sua comunità rendono omaggio al Cardinale Pietro Boetto, a Mons. Francesco Repetto e al Rabbino Riccardo Pacifici, figure straordinarie che con il loro esempio hanno unito fede, solidarietà e dialogo. Questa tappa rappresenta un passaggio fondamentale di un progetto nazionale più ampio, che vuole costruire in tutta Italia una rete di memoria condivisa. Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata — istituzioni, scuole, archivi e comunità — perché solo insieme possiamo trasformare la memoria in impegno concreto contro l’indifferenza e l’odio. Il progetto nasce proprio per avvicinare i giovani alla storia della loro città, rendendo la memoria viva e concreta. Ricordiamo Boetto, Repetto, Pacifici e tutti coloro che salvarono vite: esempi che devono continuare a parlare soprattutto ai ragazzi, protagonisti del futuro e custodi della memoria». Il progetto nazionale “Il Civico Giusto” nasce da un’idea di Paolo Masini e viene realizzato da Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi Figli Migliori insieme alla Rete Nazionale di Scuole “Memorie. Una città, mille storie”. La tappa genovese è stata realizzata in collaborazione con Arcidiocesi di Genova, Archivio Storico Istituto Luce, Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, Archivio di Stato di Genova, Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Fondazione Ansaldo, con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova e Comunità Ebraica di Genova, e il sostegno della Fondazione Il Secolo XIX. (red - 3 ott)

(© 9Colonne - citare la fonte)