Nella serata di ieri, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva ribadito in un video su X la sua totale opposizione alla creazione di uno Stato palestinese. “La nostra opposizione alla creazione di uno Stato palestinese su qualsiasi territorio non è cambiata”, ha dichiarato il premier. “Gaza – ha aggiunto Netanyahu - sarà smilitarizzata e Hamas sarà disarmato, con mezzi incruenti o con la forza”. Per ottenerlo, ha specificato il capo del governo dello Stato ebraico, “Non ho bisogno né di rinforzi, né di tweet, né di lezioni da nessuno”.
Netanyahu è stato accusato sabato dal ministro di estrema destra Bezalel Smotrich di essere rimasto in silenzio da quando diversi paesi hanno riconosciuto lo Stato di Palestina a settembre. Itamar Ben-Gvir, un'altra figura di estrema destra nel governo, ha dichiarato sui social che il suo partito, Otzma Yehudit (“Potere Ebraico”), non farà parte di “nessun governo che accetti” la creazione di uno Stato palestinese. Anche il ministro della Difesa Israel Katz e il ministro degli Esteri Gideon Saar hanno ribadito il loro rifiuto di qualsiasi “soluzione a due Stati”. (17 NOV - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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