Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

''IL DONBASS UN INFERNO''
RUSSIA DOMANI SOSPENDE
IL GAS IN FINLANDIA

16.16 - STOLTENBERG: SENTITO DUKANOVIC, PORTE NATO RESTANO APERTE

“Ho parlato con il presidente del Montenegro Milo Dukanovic sul tema della guerra della Russia contro l’Ucraina. Gli alleati della NATO sostengono Kiev e sono uniti per proteggere la nostra gente e i nostri valori. Abbiamo anche affrontato la questione delle adesioni dei nostri stretti partner Finlandia e Svezia. La nostra porta resta aperta”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su Twitter.


15.18 - BORRELL: PACE PASSA ATTRAVERSO CESSATE IL FUOCO E RITIRO TRUPPE RUSSE

“Tutta l’Ue appoggia gli sforzi per cercare di arrivare alla conclusione della guerra, ma questa passa prima per l'interruzione immediata dell'aggressione e il ritiro incondizionato delle truppe russe dall'Ucraina". Così l’alto rappresentante UE, Josep Borrell, riferendosi al piano di pace italiano.

15.16 - BORRELL: RUSSIA RESPONSABILE DI CRISI APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE

“L’approvvigionamento alimentare mondiale è in pericolo principalmente a causa dell'invasione russa in UCraina”. Così l’alto rappresentante UE, Josep Borrell.


14.41 - ZELENSKY: 42 STATI CON ALLA CORTE DI GIUSTIZA, INCOLPEREMO RUSSIA

"42 stati si sono schierati dalla parte dell'Ucraina nel caso contro la Russia presso la Corte internazionale di giustizia e intendono unirsi al procedimento. Sono grato ai partner che hanno scelto la parte giusta della storia. Il lato della
verità, del diritto internazionale e della giustizia. Insieme, riterremo responsabile a Russia". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social.

14.35 - VON DER LEYEN: 600 MLN DI AIUTI, POI PRESTITO AGGIUNTIVO DI 9 MLD

"Oggi abbiamo erogato una nuova tranche di 600 milioni di assistenza macrofinanziaria all'Ucraina. E altri aiuti stanno arrivando: abbiamo proposto un prestito aggiuntivo di 9 miliardi per Kiev nel 2022. Oltre ai soccorsi, lavoreremo su una piattaforma di ricostruzione per aiutare a ricostruire l'Ucraina come paese libero e democratico". Così la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen in un tweet.


13.39 - DA DOMANI SOSPENSIONE DELLE CONSEGNE DI GAS RUSSO IN FINLANDIA

Dopo la Polonia, è il turno della Finlandia di vedere interrotte le forniture di gas russo, a partire da domani mattina: lo ha annunciato il gruppo energetico finlandese Gasum, conseguenza del rifiuto della Finlandia di pagare in rubli il colosso russo Gazprom. "È molto deplorevole che la fornitura contrattuale di gas naturale sia sospesa. Tuttavia, ci siamo presi molta cura per prepararci a questa situazione", ha dichiarato il Ceo di Gasum Mika Wiljanen in una nota. "Non ci saranno tagli alla rete di distribuzione del gas", ha specificato.


13.10 - HACKER RUSSI ATTACCANO ISTITUZIONI ITALIANE: COLPITE FARNESINA E CSM

La guerra si gioca anche sul versante informatico, e senza che sia limitata a Russia e Ucraina. Da ieri sera, intorno alle ore 22, è in corso un attacco hacker diffuso che ha come obiettivi una lunga lista di siti web istituzionali di paesi di tutto il mondo. A rivendicare l'attacco è stato il collettivo russo Killnet, secondo quanto si legge nel suo canale di Telegram. In Italia sono stati colpiti il Csm, la Farnesina e il Ministero dei Beni culturali. Smentito, invece, l'attacco all'Agenzia delle dogane. "Fuoco a tutti" è stato il messaggio con cui ieri sera gli hacker russi hanno dato il via all'offensiva che avrebbe dovuto colpire circa 50 siti web italiani in 48 ore. Sempre nel messaggio, si chiedeva di non colpire il sistema sanitario. La tipologia di attacco è conosciuta come "Ddos" (Distributed Denial of Service), con il quale si inviano continue false richieste di accesso ai sistemi informatici di una infrastruttura web in modo da intasare le sue risorse informatiche e quindi impedendole di erogare servizi. 


12.40 - INTELLIGENCE GB: RESISTENZA AZOVSTAL HA BLOCCATO IMPORTANTI FORZE RUSSE

Secondo il ministero della Difesa britannico, "probabilmente fino a 1.700 soldati ucraini si siano arresi dall'acciaieria Azovstal a Mariupol. Ma un numero imprecisato di forze ucraine rimane all'interno della fabbrica. Una volta che la Russia si sarà assicurata Mariupol, è probabile che sposti le sue forze per rafforzare le operazioni nel Donbass". Mosca ha annunciato giovedì che quasi 800 soldati ucraini trincerati nelle viscere del gigantesco complesso siderurgico si erano arresi nelle ultime ventiquattro ore, portando il totale a 1.730 da lunedì, numero che questa mattina è stato ritoccato fino a 1.908 militanti che avrebbero deposto le armi. Cifre a parte, i servizi britannici stimano che "la resistenza ucraina incontrata a Mariupol costringerà l'esercito russo a riequipaggiare e a rimpiazzare gli uomini persi in questo quadrante prima di ridislocare tali unità in atre aree del paese. Il che può richiedere tempo. Ma è probabile che la pressione da parte del Cremlino per il conseguimento di veloci vittore spingerà i russi a ridistribuire frettolosamente le loro forze", il che porterà a ulteriori spargimenti di sangue e probabilmente a nuove disfatte per Mosca. 


12.10 - MINISTRO ESTERI SVEZIA: ERDOGAN SBAGLIA, NOI PRIMI A DICHIARARE PKK TERRORISTA

Il ministro degli esteri svedese Ann Linde ha risposto alle affermazioni della Turchia secondo cui il suo paese sosterrebbe il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). "A causa della disinformazione ampiamente diffusa sulla Svezia e sul PKK, vorremmo ricordare che il governo di Olof Palme è stato il primo dopo la Turchia a elencare il PKK come organizzazione terroristica, già nel 1984. L'UE ha seguito l'esempio nel 2002, quando Anna Lindh era ministro degli Esteri. Questa posizione rimane tuttora invariata" ha scritto la rappresentante dell'esecutivo su Twitter. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha ribadito anche ieri la minaccia di porre il veto alle domande di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia proprio a causa del presunto "appoggio" di Helsinki e Stoccolma all'organizzazione.

11.52 - SHOIGU: TENSIONE A CONFINI CON NATO

Secondo il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, la situazione per quanto riguarda l'equilibrio strategico sui quadranti occidentali "è caratterizzata da un aumento delle minacce militari vicino ai confini russi. Negli ultimi otto anni, l'intensità dei voli dei bombardieri strategici statunitensi in Europa è aumentata di 15 volte (da tre a 45 all'anno)". Sono inoltre aumentate "le apparizioni nel Mar Baltico delle navi americane dotate di armi missilistiche". 

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11.30 - SHOIGU: LIBERAZIONE REPUBBLICA LUGANSK QUASI COMPLETATA

Secondo il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu "i gruppi delle forze armate russe, DPR e LPR continuano ad espandere il controllo sul Donbass" e in particolare la "liberazione" della regione di Lugansk sarebbe "quasi completata". 


11.05 - SM KIEV: RUSSI HANNO PERSO 28.700 UOMINI DA INIZIO INVASIONE: 337 AL GIORNO

Secondo le ultime stime dello stato maggiore di Kiev, dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, le truppe russe avrebbero perso circa 28.700 uomini, di cui circa 200 nelle ultime 24 ore. Si tratta di 337 perdite in media al giorno (a partire dal 24 febbraio). Inoltre, si legge nel rapporto, "i difensori ucraini hanno eliminato 1.263 carri armati nemici (+9), 3.090 (+27) veicoli corazzati da combattimento, 596 (+1) sistemi di artiglieria, 200 (+1) lanciarazzi multipli semoventi, 93 sistemi di difesa aerea, 204 aerei, 168 (+1) elicotteri, 460 (+5) droni di livello operativo e tattico, 13 unità navali, 2.162 (+5) autoveicoli. Le maggiori perdite dei russi dell'ultimo giorno sono state osservate nella direzione di Bakhmut, ha sottolineato lo stato maggiore. In particolare, ieri quattordici attacchi nemici sono stati respinti da unità delle forze armate ucraine a Donetsk e Lugansk, otto carri armati, quattordici unità di veicoli corazzati da combattimento e sei unità di veicoli nemici sono state distrutte. 


10.45 - 232 MINORI UCCISI DALL'INIZIO DELL'INVASIONE

Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, le azioni belliche condotte dalle truppe russe hanno ucciso 232 bambini ferendone almeno 427. Tali dati sono stati forniti dall'ufficio del procuratore generale minorile. "Alla mattina del 20 maggio, più di 659 bambini sono stati feriti in Ucraina a seguito di un'aggressione armata su vasta scala da parte della Federazione Russa. Secondo i dati ufficiali della procura per i minorenni, 232 bambini sono stati uccisi e più di 427 sono rimasti feriti", si legge nella nota. La maggior parte delle vittime minorili sono stare denunciate nella regione di Donetsk (145) seguita da quell3 di Kiev (116), Kharkiv (100), Chernihiv (68), Kherson (48), Lugansk (47), Mykolaiv (44), Zaporizhia (28), Sumy (17), Kiev (16) e in quella di Zhytomyr (15). Tra gli ultimi casi venuti alla luce, quello del 18 maggio, quando un adolescente è morto a causa dei bombardamenti russi delle infrastrutture civili della città di Lyman, distretto di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Inoltre, i bombardamenti di città e villaggi ucraini hanno danneggiato 1.837 istituzioni educative, delle quali 172 completamente distrutte. Il Ministero della Salute di Kiev sta raccogliendo informazioni sul ferimento dei minori in seguito all'invasione. I dati raccolti saranno trasferiti alla Presidenza e ad un apposito fondo che fornirà assistenza finanziaria ai genitori o tutori per il trattamento o la riabilitazione dei minori. 


10.35 -
MOSCA: ADESIONE SVEZIA E FINLANDIA A NATO MODIFICHERÀ COOPERAZIONE ARTICA

La questione dell'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato potrebbe apportare modifiche allo sviluppo della cooperazione nell'Artico. Così questa mattina Nikolai Korchunov, ambasciatore generale del ministero degli Esteri russo, presidente del Comitato degli alti funzionari del Consiglio artico. "Allo stesso tempo, dobbiamo anche ovviamente capire che un cambiamento nello status politico-militare dei paesi può apportare alcuni aggiustamenti allo sviluppo della cooperazione alle alte latitudini. Il tempo dirà quali saranno". 


09.45 - DEPUTATO CRIMEA: IMPEDITO ACCESSO DELLA NATO NEL MAR D'AZOV

Quella che Mosca si ostina a definire "l'operazione militare speciale" in Ucraina "ha precluso l'accesso al Mar d'Azov da parte della Nato", "vanificando così i piani dell'alleanza atlantica di prendere piede nella regione costruendo basi militari". Così in un'intervista a RIA Novosti il deputato della Duma di Stato russa della "regione della Crimea" Mikhail Sheremet. "Con la liberazione di Kherson e di parte della regione di Zaporozhye, così come la parte meridionale precedentemente occupata della Repubblica di Donetsk, l'Ucraina ha effettivamente perso l'accesso al Mar d'Azov. L'operazione speciale ha posto fine al desiderio e ai piani della Nato, guidata dagli Stati Uniti, per penetrare e prendere piede nella regione dell'Azov", ha affermato Sheremet. Secondo lui, le autorità di Kiev per molti anni hanno escogitato piani per l'ingresso di navi della Nato nel Mar d'Azov e la costruzione di basi militari straniere nelle città portuali ucraine. "L'operazione speciale ha garantito la sicurezza dei nostri confini dalla presenza di ospiti indesiderati a portata di mano", ha sottolineato il deputato. 


09.30 - 12 CIVILI MORTI A SEVERODONETSK NELLE ULTIME 24 ORE

Nella regione di Lugansk, 12 civili di Severodonetsk e uno della provincia sono stati uccisi dai bombardamenti russi nelle ultime 24 ore. Lo riporta il canale Telegram dal servizio stampa della regione. Contro questa città si sta concentrando l'assalto russo per la conquista definitiva del Donbass, ma i russi - dopo aver subito pesanti perdite - sono stati comunque costretti a ritirarsi. In totale, ben quattordici attacchi delle truppe d'invasione sono stati respinti nelle ultime 24 ore, e otto carri armati, quattordici veicoli corazzati da combattimento e sei veicoli russi sono stati distrutti. 


08.20 - USA: FORZE DI KIEV STANNO USANDO I NOSTRI OBICI M777

Le forze di difesa ucraine stanno effettivamente utilizzando gli obici americani M777, la maggior parte dei quali sono già in prima linea. Lo ha affermato durante una conferenza stampa il portavoce del Pentagono John Kirby il quale ha sottolineato che l'artiglieria si è rivelata un elemento critico per gli ucraini. Secondo lui, quando è diventato chiaro che i combattimenti principali si sarebbero svolti nel Donbass, è apparso altrettanto chiaro che l'esito della battaglia dipenderà in gran parte dall'artiglieria e dal fuoco a lungo raggio. "Sappiamo che la maggior parte, la stragrande maggioranza degli obici che abbiamo inviato sono in prima linea in varie parti dell'Ucraina e gli ucraini li usano e lo fanno in modo abbastanza efficace", ha detto Kirby. Gli Stati Uniti invieranno altri 18 obici in Ucraina come parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 100 milioni di dollari.


08.17 - E’ SEVERODONETSK IL FULCRO DELLA LOTTA

Nell'ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo, lo stato maggiore ucraino sottolinea che le truppe russe nelle ultime 24 hanno preso d'assalto a ripetizione la città di Severodonetsk, ma "non hanno avuto successo, hanno subito perdite e sono state costrette a ritirarsi". Attualmente dunque "si sta combattendo nell'area dell'insediamento di Toshkivka".

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08.15 - SUL NYT I VIDEO CHE INCHIODANO MOSCA

Il New York Times ha pubblicato nuove agghiaccianti prove delle atrocità commesse dall'esercito russo durante l'occupazione di Bucha nella regione di Kiev. La prestigiosa testata statunitense ha analizzato due video rivelati dai colleghi del Times, che mostrano come gli occupanti abbiano giustiziato almeno otto ucraini. Il primo video, delle telecamere di sorveglianza del 4 marzo, mostra i militari russi che scortano nove prigionieri ucraini (tra cui un uomo con una giacca blu brillante).

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08.00  - ZELENSKY: IL DONBASS ORMAI E’ UN INFERNO

La guerra in Ucraina giunge all’86esimo giorno e, nonostante qualche segnale incoraggiante da parte di Mosca, di fatto la ripresa dei negoziati con Kiev ancora non si vede. Resta invece altissima la tensione tra la Russia e i paesi della Nato, resa ancora più incandescente dalla decisione di Svezia e Finlandia di aderire all’alleanza atlantica. Ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha nuovamente indicato di voler impedire ai due paesi di aderire alla Patto. Da parte sua, il segretario generale dell'alleanza, Jens Stoltenberg, si è detto pronto ad “affrontare le preoccupazioni” della Turchia. Intanto, il Senato degli Stati Uniti ha votato per 40 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina. All'interno di questo enorme pacchetto di aiuti sono compresi 6 miliardi di dollari che dovrebbero consentire all'Ucraina di dotarsi di mezzi blindati e rafforzare la propria difesa antiaerea. Quasi 9 miliardi di dollari sono inoltre previsti per garantire, tra l'altro, “la continuità delle istituzioni democratiche ucraine”, oltre a una grossa componente umanitaria.

In una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti e la Russia si sono incolpati a vicenda per il peggioramento dell'insicurezza alimentare mondiale, con Washington che ha chiesto a Mosca (come fatto anche dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres) di consentire lo sblocco delle esportazioni di grano ucraine nei porti del Mar Nero. “Smettete di minacciare di sospendere le esportazioni di cibo e fertilizzanti verso paesi che criticano la vostra guerra di aggressione”, ha chiesto il capo della diplomazia americana, Antony Blinken. Denunciando il desiderio occidentale di “incolpare la Russia per tutti i problemi del mondo”, l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, ha respinto nel complesso le accuse occidentali.

Sul campo, intanto, quasi 1.730 soldati ucraini dell'acciaieria Azovstal si sono arresi da lunedì, secondo le autorità russe. Ieri l'esercito del Cremlino ha lanciato un'offensiva sulla città di Severodonetsk, situata nella regione di Lugansk e l'unica località del Donbass ancora nelle mani dei soldati ucraini. Gli attacchi russi alla città hanno provocato almeno 12 morti e 40 feriti, secondo il governatore della regione. L’intensificarsi della pressione russa nell'Ucraina orientale ha trasformato questa parte del paese “in un inferno”, ha detto questa mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per il quale la ferocia dimostrata dai russi nel Dondass e altrove sarebbe “l’ennesima dimostrazione” che il massiccio aiuto di 40 miliardi di dollari annunciato da Washington costituisca in realtà “un investimento per la sicurezza dell'intero Occidente”. Zelensky ha affermato infatti che le truppe russe hanno "completamente distrutto" la regione. Ieri, il presidente aveva inoltre sottolineato, nel corso di un incontro con degli studenti, che la fase finale della guerra è la più difficile e sanguinosa e per questo non può ancora “invitare gli ucraini a tornare dall'estero”. (20 mag)

(© 9Colonne - citare la fonte)