Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Roma, settimana
dedicata
ai temi Lgbtqi+

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Roma, settimana <br> dedicata <br> ai temi Lgbtqi+

A ROMA UNA SETTIMANA DEDICATA ALLE TEMATICHE LGBTQI+

Dal 30 luglio al 4 agosto “I Solisti del Teatro”, storico festival romano diretto da Carmen Pignataro, giunto alla XXVIII edizione, ospita la Settimana Rainbow, una programmazione dedicata agli spettacoli LGBTQI+  realizzata in collaborazione con l’Associazione Mario Mieli.

Il 30 luglio va in scena  “Mariposa, il coraggio della trasformazione”, scritto e diretto da Cecilia Herrera, un viaggio musicale e poetico attraverso la vita di due personaggi, Mariposa e Viola, apparentemente diverse, ma unite dalla stessa fragilità che hanno saputo trasformare in coraggio. Sono vissute in due epoche diverse, ma sono legate da un filo emotivo che attraversa il tempo. Tra tutte le icone gay Viola è cresciuta avendo come modello Mariposa, un’immaginaria diva latino–americana del passato. Dalla sua travolgente personalità Viola ha trovato la forza e il coraggio di completare la sua transizione. Mariposa è tornata sulle scene per ritrovare sé stessa nell’amore del teatro e del suo pubblico. In questa scelta è accompagnata dal suo assistente Sergio, che, non essendo stato in grado di uscire dall’ombra di Mariposa, nutre per lei sentimenti contrastanti di amore ed odio.

Come colonna sonora dello spettacolo le musiche più suggestive della filmografia di Pedro Almodovar, suonate rigorosamente dal vivo da cinque musicisti che accompagnano le performance live di Mariposa. L’atmosfera frizzante ed ironica dello spettacolo prende vita già dal foyer, adibito a bazar, con esposizioni di parrucche, accessori, vestiti e scarpe. In questo contesto diverse drag–queen interpretano le più grandi icone gay, intrattenendo il pubblico già prima dell’inizio dello spettacolo.

A seguire, il 31 luglio è la volta de “L’Imperatrice-Notte psicomagica dedicata alla vita straordinaria di Niki de Saint Phalle” di Roberta Calandra, con Caterina Gramaglia e la regia di Mariano Lamberti. Niki De Saint Phalle, autrice di innumerevoli pitture e sculture, celebre per l'ideazione e costruzione del Giardino dei Tarocchi, sotto il paese di Capalbio, decise molto presto di essere un'eroina: oppressa da una famiglia troppo borghese, insofferente ai ruoli tradizionali, subisce un ricovero psichiatrico devastante, causato dalle molestie del padre avvenute in tenera età.

 

Seguendo un percorso suggestivo e accidentato, fortemente evocativo come quello degli arcani maggiori dei Tarocchi, ispirati alla figura delle carte di Alejandro Jodorowsky, Roberta Calandra racconta la tortuosa vita di Niki De Saint Phalle. Un'esistenza caratterizzata dalla sua veemenza, il suo talento, la sua naturale ambizione rivoluzionaria che l'hanno resa rapidamente un'artista ammirata e riconosciuta a livello mondiale.

Spazio poi il 1 agosto a Un bacio senza nome (Cronache di battuage) con Serafino Iorli e la regia di Luisa Merloni: uno spettacolo di narrazione autobiografica che copre anni di vita omosessuale in presa diretta: le prime esperienze sessuali, i primi amori, i primi campeggi gay, i primi locali del sesso, gli spettacoli en travesti; attivismo politico, le feste queer, esperienze spesso strampalate ma molto formative raccontate con delicatezza e tanta ironia. curiosità e riflessione si alternano a racconti esilaranti sull’incontenibile e screziato mondo gay, e sarà impossibile non ridere, non stupirsi, non commuoversi ripercorrendo insieme al protagonista tutte le emozioni e le vicissitudini che hanno segnato non solo la sua vita ma tutta la nascita del movimento gay e di liberazione sessuale.

 

 

 

Non poteva mancare un ricordo di Pasolini, il 2 agosto, con “Pasolini. 100 anni corsari di un eretico italiano. Un racconto teatrale cantato” di Federico Malvaldi e la regia di Massimo Roberto Beato. Casarsa della Delizia, sullo sfondo lo spettro della Seconda guerra mondiale. Il teatro nel giardino di casa, i viaggi in treno, gli amori, sognati e vissuti di adolescente. Gli inizi e la fine: Pasolini visto da Pasolini stesso, attraverso le opere, le esperienze di vita e la morte, prematura e misteriosa. Un viaggio in profondità attraverso rivelazioni inedite, come gli scritti della raccolta postuma tenuti nascosti, come fossero una colpa, sempre sul punto di essere pubblicati ma inesorabilmente occultati al tenero e innocente animo della madre; racconti di uno scandaloso incontro estivo, un amore apparentemente fallito tra spiagge e balli pomeridiani. Canzoni (Amado mio, A Pa’, Una storia sbagliata), poesie, il tutto interpretato da un unico raccont-attore che porta in scena la straordinaria unicità dello scrittore a 100 anni dalla sua nascita, attraverso lo sguardo sognante della penna di Federico Malvaldi.

 

Il 3 agosto Gianni De Feo è il protagonista di “ Bambola - La strada di Nicola” di Paolo Vanacore. Nicola si fa chiamare Bambola da quando, dopo la morte dei genitori ha iniziato a prostituirsi. Prima per necessità, poi nel rispetto di una scelta precisa. Bambola non ama, in fondo non ne è capace, perché per lei l'unico vero esempio di amore, gratuito e incondizionato, vive nel ricordo del padre. Da sua madre, invece, ha ereditato la venerazione per Nicoletta Strambelli, lo stile, la voce, l'eleganza, le sue meravigliose canzoni. Patty Pravo rappresenta tutto ciò che Bambola e sua madre sarebbero volute diventare: due dive spregiudicate, disinibite, controcorrente. Due donne libere. Ma un giorno è proprio il marciapiede a cambiare le carte del destino: Bambola si innamora di Giovanni, un suo cliente. Un uomo che ha già una sua famiglia, una moglie, figli. Tuttavia, Giovanni allo stesso modo e con la stessa intensità ricambia l'amore di Bambola, anzi è lui a voler intraprendere una relazione. Diventano amanti, contro il mondo, contro tutti. Un amore disperato, romantico e passionale, un amore unico e maledetto, che non può e non deve continuare. E così gli occhi tornano a chiudersi ma il cuore continua a battere, inesorabilmente. C'è un posto nella mente dove tutto è possibile, una sorta di universo parallelo che sconfina nel mondo reale, uno spazio dell'anima dove le storie si confondono e i corpi finalmente si fondono in un lento incedere fino a diventare uno. È la strada di Nicola, di Bambola, e delle canzoni di Nicoletta.

 

Infine, chiude la settimana Rainbow, il 4 agosto, “Scomodi e Sconvenienti” di Emiliano Metalli, con la regia  di Orazio Rotolo Schifone. La storia è incentrata, in maniera assolutamente libera e romanzata, attorno alla figura di Ermanno Randi: un giovane attore ucciso dal suo compagno. Siamo all’inizio degli anni 50 e la stampa ne parlò prima in maniera denigratoria, fino a cancellarne il nome. Tutto inizia per caso, forse. Un incontro fatale, complice il silenzio del fiume che scorre sonnolento e segreto lungo gli argini boschivi della capitale. Boschivi e nascosti agli occhi indiscreti: luoghi di battuage come molti altri per avventure effimere e impronunciabili. Oppure un’occasione di lavoro, forse. Ida cuce la storia di Armando e Giuseppe, come fosse un abito interminabile, e il pubblico la osserva tramite i suoi occhi e le sue parole. Una storia di persone scomode e sconvenienti per la società italiana del secondo dopoguerra, ancora troppo stretta nei lacci del condizionamento totalitario. Per questo la sua fine, per quanto inopportuna, è comunque preferibile.

 

Scomodi e sconvenienti vuole restituire voce e dignità a tutte quelle persone realmente esistite che, vittime innocenti della società, sono state dimenticate solo perché avevano scelto una strada diversa dalle regole dei benpensanti.

Un cast giovane e pieno di talento, una vicenda dimenticata che deve essere riportata alla luce e la lotta contro ogni forma di violenza.

 

 

 

DA LUNEDÌ GARBATELLA SI ILLUMINA DI TEATRO

Teatro, iniziative per bambini, musica, arte sono i protagonisti di M’illumino di teatro a Garbatella, la rassegna di 7 appuntamenti gratuiti in programma dal 1 al 7 agosto al Lotto 29 di Garbatella (via G. De Marignolli 10).

L’iniziativa M’illumino di Teatro a Garbatella, curata e organizzata da 369gradi, è pensata per riportare il teatro nello spazio della comunità, dove le persone vivono e lavorano ogni giorno, nella convinzione che la cultura sia prima di tutto condivisione di un’esperienza. Gli spettatori sono invitati a portare da casa cuscini o teli per sedersi a terra come fosse un pic-nic. Gli artisti portano storie, musica, suggestioni, per dialogare insieme nel fresco dei cortili dello storico quartiere romano. La manifestazione è promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura in quanto vincitore dell'Avviso Pubblico "Estate Romana 2020 – 2021 – 2022" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Appuntamento il 1 agosto alle ore 19:00 con la compagnia Bartolini/Baronio che aprirà la rassegna con REDREADING #PIATTI FORTI un incontro tra libri, musica e cibo. I ristoratori e i piccoli commercianti della Garbatella sono protagonisti in questo viaggio alla scoperta dei sapori della tradizione. Come guida, il duo artistico formato da Tamara Bartolini e Michele Baronio, in un succulento viaggio tra ricette di lotta e passione ispirate alle avventure erotiche di Isabelle Allende, alle divagazioni di Pablo Neruda, dalle ricette rivoluzionarie di Nadine, la cuoca di Buenaventura Durruti partigiana durante la guerra di Spagna, ai vignaioli dell’ultima generazione.

E’ dedicato ai più piccoli BOXES, il secondo evento in programma il 2 agosto dalle 19:00 alle 21:30. Boxes è un’opera di teatro visuale, un’installazione composta di scatole al cui interno sono racchiuse micro-performance e giochi interattivi fruibili da uno spettatore per volta. L’installazione interattiva per bambini e adulti usa elementi naturali e giochi di luce per creare meraviglie ed è creata dalle Unterwasser, collettivo al femminile che con i suoi spettacoli di ombre e di marionette ha girato il mondo.

In occasione dei 100 anni dalla pubblicazione de L’Ulisse di James Joyce, Cristina Donadio e Maurizio Capone portano in scena il 3 agosto alle ore 19:00 DUETT FOR JJ. Capone e Donadio costruiscono un intenso dialogo fra voce e percussioni ripercorrendo le pagine astronomiche del romanzo in omaggio all’astrofisica Margherita Hack di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita.

Musica dal vivo il 4 agosto alle 19:00 con Leo Pari in Stelle forever, un omaggio all’universo femminile, così immenso e misterioso, in dieci piccoli acquerelli pop in una veste acustica unica, con solamente voce, chitarra e tastiera.

Nonso e nonsa della compagnia Unterwasser è uno spettacolo per bambini i cui protagonisti sono due personaggi teneri e buffi alle prese con problemi e conflitti semplici o insormontabili, che vivono in un mondo di oggetti antichi e cercano di capire come funziona l’esistenza. Brevi quadri poetici in cui ridere di una comicità delicata, tipica dei film muti di inizio ‘900. In programma il 5 agosto alle ore 19:00.

 

Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l'unica costante l'inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni. Come tutte le ragazze libere (6 agosto ore 19:00), diretto da Paola Rota, è una commedia sulla necessità di andarsene via per poter realizzare pienamente la propria sessualità, per essere in grado di prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria vita.

 

La rassegna si chiude il 7 agosto alle ore 19:00 con Radio ghetto, uno spettacolo che riporta sulla scena l’esperienza della radio partecipata vissuta dai volontari all’interno dei ghetti dei braccianti agricoli del foggiano durante i mesi estivi. Lo spettacolo apre un dialogo tra racconto e tracce audio diventando esplorazione sonora; un modo per “performare l’archivio” raccolto in anni di presenza nei ghetti, fatto di schegge, di storie, conversazioni, rumori ambientali, musiche.

Tutte le attività sono a titolo gratuito per un numero limitato di spettatori. Info e prenotazione obbligatoria a: prenota369@gmail.com.

 

ROMA, DAL 4 AL 23 AGOSTO ARRIVA “CERCHI E FORI”

Dal 4 al 23 agosto le serate estive di Roma si arricchiscono di nuovi e interessanti appuntamenti con “Cerchi e Fori”. Una rassegna di eventi gratuiti che per venti giorni – con protagonisti artisti di strada che daranno vita a spettacoli di musica, danza, teatro, circo, clownerie, magia e tanto altro – animeranno, dalle 20.30 alle 23.30, via dei Cerchi e via dei Fori Imperiali, che verranno per l’occasione straordinariamente pedonalizzate integralmente la sera, negli orari in cui si terranno gli spettacoli.

Si tratta di un’iniziativa promossa da Roma Capitale, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura e che fa parte del programma dell’Estate Romana 2022; gli spettacoli previsti sono stati selezionati attraverso l’Avviso pubblico “Spettacoli di strada sulla Via dei Fori e Via dei Cerchi”.

“Cerchi e Fori” consentirà a cittadini e turisti di passeggiare nell’atmosfera magica delle sere e delle notti estive in mezzo ad alcuni dei monumenti più importanti della storia di Roma, incontrando sul proprio cammino cinque postazioni (due su via dei Cerchi e tre su via dei Fori Imperiali) nelle quali si alterneranno le melodie, le coreografie, i ritmi, i colori e la poesia di tutti i 100 spettacoli previsti dal programma, adatti a un pubblico di tutte le età.

“Abbiamo voluto realizzare questa iniziativa – ha detto l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – per arricchire ancora di più l’offerta dell’Estate Romana 2022, dando a romani e turisti la possibilità di avere pienamente a disposizione per venti serate nel mese di agosto due tra le vie più belle del centro archeologico monumentale di Roma, via dei Fori Imperiali e via dei Cerchi, trasformate per l’occasione in palcoscenici di spettacoli di strada animati da artisti di ogni tipo. Questo è un primo passo – ha aggiunto – del progetto di piena valorizzazione dell’area archeologica centrale che stiamo portando avanti per consentire a tutti, cittadini e non, di riappropriarsi pienamente del cuore della città.”

“L’iniziativa ‘Cerchi e Fori’– ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè – ci permette di avviare una sperimentazione che poi porterà alla definitiva pedonalizzazione di via dei Cerchi, un intervento che è coerente con il Piano urbano della mobilità sostenibile recentemente approvato ed è in linea con la nostra strategia di progressiva riduzione dei carichi di traffico in centro e di ampliamento delle pedonalizzazioni. Soprattutto nel centro storico della città, patrimonio Unesco, l’obiettivo che ci siamo posti è la riduzione del numero di autovetture con il progressivo riequilibrio dello spazio fisico stradale a favore della mobilità dolce e dei pedoni”.

 

LA COMMEDIA DELL’ARTE AL SUMMERLAND FEST DI MONCALIERI

Giovedì 1 e venerdì 2 settembre alle 18 presso la Cascina Le Vallere andrà in scena la conclusione del laboratorio “La Commedia dell’Arte – Le maschere, l’attore, le scene” diretto e condotto da Mauro Piombo. Ultimo appuntamento, a ingresso libero, del Festival Summerland Fest che durante l’estate è stato elemento di punta del cartellone culturale estivo Moncalieri Summer Experience che si è svolto tra le location più qualificate della città come Giardino delle Rose, Parco delle Vallere, Fonderie Limone, chiese e borgate moncalieresi. Nelle due serate sarà possibile assistere al momento conclusivo di un percorso intensivo, di quindici giorni consecutivi, di formazione dedicata alla grande tradizione e modernità della Commedia dell’Arte. I partecipanti, divisi in tre 'compagnie', realizzeranno tre brevi scenari di Commedia dell'Arte in una prova aperta al pubblico. A ciascun attore verrà assegnata una maschera. Il progetto si è realizzato attraverso la collaborazione dell’Accademia Teatrale Mario Brusa con Santibriganti Teatro e Teatranza scuola di teatro.

 

 

SULL’ALTIPIANO DELLA LESSINIA IL COESISTENZA FESTIVAL

Manca meno di un mese al Coesistenza Festival, evento dedicato al tema della coesistenza tra uomo e fauna selvatica. Il Coesistenza festival si terrà il 2, 3 e 4 settembre sull’altopiano della Lessinia, tra le province di Verona, Vicenza e Trento,  immersi in un territorio ricco di bellezza naturalistica, ma anche di storia e tradizioni. Tre giorni di coinvolgenti attività all’aria aperta fra cinema, passeggiate, laboratori per famiglie, caffè scientifici, teatro e molto altro. L’evento è organizzato da PAMS Foundation, dall’Associazione di Promozione Sociale Io non ho paura del lupo, insieme al Gruppo Grandi Carnivori del CAI, all‘Associazione Culturale Forte delle Benne, con il patrocinio di CAI Club Alpino Italiano e con il supporto della Fondazione Caritro. Cosa succede quando in un territorio torna il lupo, l’orso, la lince o arriva lo sciacallo dorato? Come cambia la vita di chi ci abita, quali sfide si trova ad affrontare e cosa dobbiamo imparare per riuscire a condividere il territorio con questi antichi/nuovi vicini? Il Coesistenza Festival permetterà di affrontare questi delicati ed interessanti temi analizzando il passato, esplorando il presente ed ipotizzando il futuro. Attraverso cinema, teatro, archeologia, laboratori di scrittura, pittura, caffè scientifici e molto altro, il Festival sarà un ‘viaggio’ di tre giorni, dall’alba al calar del sole, dove tutti, divertendosi, troveranno spunti per avvicinarsi al tema della coesistenza. Saranno tre giorni aperti e dedicati a tutti con attività pensate per soddisfare target ed aspettative diverse. Ad animare il Festival saranno le parole del carismatico Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e dal 2013 co-conduttore del programma televisivo RAI Geo che dialogherà insieme agli esperti del Parco Nazionale dello Stelvio sul tema: pubblico, coesistenza e percezione. Riccardo Rao, professore associato di Storia Medievale dell’Università degli Studi di Bergamo, autore del libro “Il tempo dei lupi” accompagnerà il pubblico nel mondo della letteratura dedicata al lupo e alla storia del suo rapporto con l’uomo. Chi lo vorrà potrà sperimentare in prima persona tecniche di scrittura creativa oppure lasciarsi emozionare dalle letture serali attorno al fuoco. Lorenzo Dotti, autore e illustratore, porterà il pubblico in un viaggio di coesistenza ed arte: raccontare la natura con matita e pennelli. Il cinema parlerà di coesistenza attraverso gli occhi di Federico Betta, autore di ‘La Frequentazione dell’orso’, documentario premiato all’ultima edizione del Trento Film Festival. Gli interventi di esperti faunisti e degli esperti del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise aiuteranno a riflettere sul valore ecologico e ambientale della fauna sul territorio. Gli archeologi daranno una prospettiva storica del rapporto che i nostri antenati hanno avuto con gli animali selvatici. Gli educatori avvicineranno i più piccoli al tema della coesistenza con laboratori divertenti e interattivi. Le guide ambientali e accompagnatori di media montagna guideranno i presenti in escursioni tematiche sul territorio. Diversi i dibattiti in programma per comprendere e approfondire la tecnica delle misure di prevenzione e protezione dagli attacchi da lupo. Daranno voce all’evento allevatori, gruppi ambientalisti e rappresentanti del mondo venatorio per presentare una pluralità quanto più ampia possibile di posizioni e punti di vista con lo scopo di offrire uno spaccato realistico e un quadro il più  completo possibile delle problematiche da affrontare sul territorio. on mancheranno i momenti conviviali, assaggiando i prodotti del territorio e birre artigianali. Perché  è stato scelto l’Altipiano della Lessinia? Perché questo territorio ha un ruolo peculiare nel racconto della coesistenza e per i grandi contrasti che qui il ritorno dei predatori ha generato. Proprio qui, infatti, 10 anni fa il lupo ha consolidato il suo ritorno nelle Alpi orientali. Il Festival sarà ospitato in suggestive strutture dell’altopiano situate nei Comuni di Ala ed Erbezzo: Ristorante Monti Lessini, Rifugio Valbella, Campeggio al Faggio, Locanda Alpina, Il caseificio del Baito di Erbezzo. Con questa prima edizione il Festival della Coesistenza si presenta come un format innovativo, con l’ambizione di diventare un appuntamento annuale da far crescere e arricchire con i contributi di tutti i suoi partecipanti. Supportano l’iniziativa Fondazione Caritro, il Gruppo Grandi Carnivori del CAI, Patagonia, LIFE WolfAlps EU, Birrificio Birra del Bosco, Outdoor Manifesto, Cascada, Calze GM, Ursus Adventures Rafting & Outdoor Center Val di Sole, Quelle del Baito, Forte delle Benne. La partecipazione è gratuita per tutti gli eventi del festival e il programma completo degli eventi è inline all’indirizzo www.coesistenzafestival.it. (Red)

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