A febbraio 2024 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, più intensa per le importazioni (+5,1%) che per le esportazioni (+3,8%). L'aumento su base mensile dell'export è marcato per i mercati extra-Ue (+7,5%), modesto per l'area Ue (+0,3%). Lo rende noto l'Istat. Nel trimestre dicembre 2023-febbraio 2024, rispetto al precedente, l'export è stazionario, l'import si riduce del 4,8%. A febbraio 2024, la crescita dell'export su base annua è pari all'1,7% in valore e all'1,1% in volume. L'aumento delle esportazioni in termini monetari è maggiore per i mercati extra-Ue (+2,8%) rispetto a quelli Ue (+0,6%). L'import registra una flessione tendenziale del 6,1% in valore - più ampia per l'area extra Ue (-10,3%) rispetto all'area Ue (-3,0%) - e una contenuta crescita in volume (+0,7%). Su base annua, tra i settori che più contribuiscono all'aumento dell'export nazionale si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+34,7%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+7,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,4%), autoveicoli (+20,5%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti (n.c.a.) (+22,8%). Si riducono su base annua le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-18,9%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,7%). Gli Stati Uniti (+23,7%) forniscono il contributo maggiore all'incremento tendenziale dell'export nazionale. La flessione delle esportazioni verso la Cina (-57,6%) si amplia e diminuiscono ancora le vendite verso la Germania (-5,4%). Nei primi due mesi del 2024, la crescita tendenziale delle esportazioni (+0,8%) è dovuta in particolare alle maggiori vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,7%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+19,2%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+6,6%). La stima del saldo commerciale a febbraio 2024 è pari a +6.034 milioni di euro (era +2.095 milioni a febbraio 2023). Il deficit energetico (-3.748 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-5.784 milioni). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici sale da 7.880 milioni di febbraio 2023 a 9.782 milioni di febbraio 2024.
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