Roma, 12 lug – "Ho voluto far presente al viceministro Cirielli che questa mancanza di rispetto per il Parlamento è qualcosa di molto grave. Finora le Camere si sono occupate del sedicente Piano Mattei solo quando, con un decreto d'urgenza, ci hanno chiesto di stanziare tre milioni per fare la cabina di regia a Palazzo Chigi, ovvero di sottrarre le competenze al ministero degli Esteri. Questo è stato l'unico passaggio che ci è stato sottoposto, per il resto non abbiamo potuto né leggere, né analizzare, né dibattere, né votare null'altro: il Piano Mattei a oggi non esiste, è una scatola vuota". Laura Boldrini, deputata Pd, ha interpellato il governo in merito alle tempistiche di trasmissione alle Camere della relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Mattei, che in base alla legge che ne ha istituito la governance doveva essere presentata entro il 30 giugno. In merito a questo ritardo, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha parlato di "piccola lacuna burocratica" che ha impedito "una tempestiva trasmissione del Piano alle Camere, cosa che sicuramente verrà a breve recuperata". "Sorprende – aggiunge Boldrini - che anche negli investimenti, pari a 5,5 miliardi in quattro anni, abbiano attinto le risorse nel fondo per il clima e in quello per la cooperazione allo sviluppo: ciò è gravissimo, siamo di fronte al gioco delle tre carte, per fare questo progetto hanno tolto fondi ad altri ambiti molto importanti, escludendo anche un approccio di senso con l'Unione europea. C'è inoltre un approccio antiquato, in quanto non si prende neanche atto di come il cambiamento climatico impatti sulla stessa migrazione. Il Piano Mattei, lungi dall'essere un piano paritario e non predatorio come sostiene la presidente Meloni, ha l'obiettivo, peraltro impossibile, di impedire che i migranti partano dai Paesi di origine e di transito, e fare dell'Italia l'hub per il gas, quando invece il nostro Paese dovrebbe investire in energie rinnovabili, così come stanno facendo nel continente africano. Il piano dell'Unione africana in questo senso – ricorda l'ex presidente della Camera - è molto più avanzato, legando il suo sviluppo alle fonti energetiche sostenibili. Il Piano Mattei, quindi, è solo un modo per fare propaganda ma anche una presa in giro verso l'opinione pubblica italiana, verso il Parlamento e verso i Paesi africani". (PO / Roc) ////
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