Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

I Maroon 5 tornano con il nuovo album “Love is Like”

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

I Maroon 5 tornano con il nuovo album “Love is Like”

I Maroon 5 hanno annunciato l’uscita del loro ottavo album in studio, intitolato “Love is Like” e in uscita il 15 agosto in tutto il mondo. Con il lancio del disco è uscito anche il nuovo singolo del gruppo, “All Night”, diretto da Aerin Moreno (Tate McRae, Tyla) e già dietro la macchina da presa del video del singolo “Priceless” con LISA, attualmente tra i brani più trasmessi dalle radio in Italia. I Maroon 5 hanno anche annunciato un tour nelle arene negli Stati Uniti che include 23 show. (Foto Hugh Lippe)

LA 3ª EDIZIONE DE “LA NOTTE DEI SERPENTI” TORNA IL 20 LUGLIO ALLO STADIO DEL MARE DI PESCARA

Dopo il successo della 2ª edizione – con oltre 20.000 persone presenti allo Stadio del Mare di Pescara, e l’ottimo risultato in termini d’ascolto per la messa in onda in prima serata su Rai2 (media del 10,8% di share con un picco del 12,61% con 1.332.000 spettatori) – sale l’attesa per  la 3ª edizione La Notte Dei Serpenti, il concertone ideato e diretto dal Maestro Enrico Melozzi per celebrare la cultura e la tradizione musicale abruzzese che si terrà il 20 luglio allo Stadio del Mare di Pescara. Condurrà l’evento anche quest’anno Andrea Delogu ed è confermata la messa in onda televisiva prossimamente nel prime time di Rai2. Sul palco saliranno anche quest’anno grandi nomi del panorama musicale insieme a tanti artisti e musicisti abruzzesi accompagnati dall’Orchestra dei Serpenti diretta dal Maestro Melozzi. Tra gli artisti che si sono esibiti in passato nella kermesse Umberto Tozzi, Al Bano, Noemi, Filippo Graziani, Coma_Cose, Giovanni Caccamo, Giusy Ferreri, Mr. Rain, Gianluca Grignani ed Elsa Lila. Con La Notte Dei Serpenti, Enrico Melozzi vuole omaggiare la cultura, la musica e la tradizione abruzzese. Un omaggio fin dal nome della kermesse, che rimanda al celebre culto di San Domenico, che culmina nell’antichissimo rito della “Festa dei Serpari” a Cocullo (L’Aquila). Il pubblico de “La Notte dei Serpenti” potrà ascoltare i canti della tradizione musicale abruzzese impreziositi da nuovi arrangiamenti, inediti ma fedeli all’autenticità dei testi originali in dialetto e alla loro poetica. Il fil rouge della kermesse sarà inoltre ancora una volta la fusione delle melodie popolari con la musica contemporanea attraverso la “pop-izzazione” del dialetto abruzzese e la “dialettizzazione” del pop.

AI E NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE ALLA MUSICA E ALLE ARTI: LA SFIDA DEL FESTIVAL ARTESCIENZA PER L’EDIZIONE 2025

“Pianeta Immateriale” è il titolo della nuova edizione del Festival ArteScienza in programma dal 1° luglio al 25 settembre, quest’anno dislocato a Roma fra Goethe-Institut Rom, sede storica per gli eventi di ArteScienza, MUSA - Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro Spazio Rossellini e in diverse città italiane. Grazie alle collaborazioni con altri festival e istituzioni, infatti, ArteScienza sarà anche a Piacenza, Trieste e Latina per una serie di eventi extra. Ad ispirare l’edizione di quest’anno, organizzata come sempre dal Centro Ricerche Musicali, è il pensiero di Jean-Jacques Wunenburger (1946), filosofo francese che ha studiato il ruolo dell’immaginario, dei simboli e dei miti nel loro rapporto con la razionalità filosofica, scientifica, politica e culturale contemporanea. “La tecnologia, la natura, i conflitti sociali sono le tematiche emergenti in questa edizione di ArteScienza – spiega il direttore artistico Michelangelo Lupone – Il Festival pone l’attenzione sulle opere musicali, di danza e sulle installazioni artistiche che tracciano i confini o le relazioni tra l’immaginario e il concreto, tra il virtuale e il reale, cercando d’indurre alla più ampia riflessione possibile intorno all’attualità dei temi ecologici, del rapporto dell’uomo con la natura e le tecnologie, delle macroscopiche contraddizioni e derive della società dei consumi”. Due i compositori di riferimento di questa edizione: Luciano Berio, di cui ricorre il Centenario dalla nascita, e Giacinto Scelsi (1905-1988), per i 120 anni dalla nascita. Prendendo spunto da queste due figure emblematiche del Novecento, il festival si articolerà in un variegato programma fra concerti, mostre, masterclass, incontri di studio, danza, teatro, videoarte, installazioni e docufilm, guardando verso le proposte più innovative, le ricerche tecnologiche più avanzate, applicando l’uso dell’intelligenza artificiale e il suo apporto nell’arte.
La prima parte del Festival sarà al Goethe-Institut Rom: cinque giorni di concerti – con diverse nuove produzioni per l’edizione 2025 di ArteScienza – accompagnati da improvvisi di danza e teatro (di Ricky Bonavita e Filippo Balestra), video d’autore e un seminario. Il concerto d’apertura del festival sarà “Invisible Blue” martedì 1° luglio (ore 21) con le improvvisazioni dell’Ensemble Exàifnes su video di Giulio Latini. L’ensemble, coordinato da Alessandro Sbordoni (bayan) con Alessandro Ciccarelli (trombone e live electronics), Arianna Granieri (pianoforte), Andrea Mancini (sassofoni) e Gianluca Taddei (contrabbasso), performers di diversa provenienza musicale che creano partiture aleatorie e opere aperte, propone un insieme di variazioni che traggono spunto dall’opera di Giacinto Scelsi. Compositrice greca, Artemi-Maria Gioti è una delle più accreditate ricercatrici nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla musica. A lei è dedicate la giornata di mercoledì 2 luglio, in cui terrà un seminario “BIAS: interrogating AI through Music” (ore 19) cui segue il concerto (ore 21) con Charen De Carolis al pianoforte e Alice Cortegiani al clarinetto basso.

Giovedì 3 luglio con il concerto “Public Privacy” (ore 21) torna al Festival MusikFabrik, dinamica formazione tedesca di Colonia, nata nel 1990, fra le più importanti nell’ambito della musica contemporanea e dell’innovazione artistica, in dialogo costante con i compositori di oggi. Propone opere con elettronica dal vivo di Muntendorf, Šenk, Hermann e Djordjevic. Prima assoluta venerdì 4 luglio (ore 21) per “Eswarbirzaman - Cosmicomicaosmics Opera”, creazione multimediale di Patrizio Esposito, che tocca il tema dei rapporti interpersonali attraverso la musica, la parola e le immagini affidati ad algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI); con Consuelo Donati (video e luci), Federico Scalas (elaborazione elettronica e regia del suono), Timothy Cape (basso elettrico, voce, percussioni, apparati), Mayah Kadish (violino, voce, percussioni, apparati) e Alessio Cavaliere (percussioni, voce, apparati). L’ultimo concerto al Goethe, sabato 5 luglio (ore 21) sarà “Human Memories – IHM”, opera-concerto del giovane compositore Francesco Vitucci che utilizza GPT-4, l’intelligenza artificiale di OpenAI. Sul palco, per questa nuova produzione del Festival, Roberta Pastore, Donatello Notarnicola, Emanuela Storelli, Fedora Palladino (violoncelli aumentati), Francesco Vitucci (live electronics), Daniele Annese cura la regia del suono. Per le cinque giornate al Goethe sarà inoltre visitabile la mostra allestita al Kunstraum “Electrical Jubilee”, progetto di ricerca che vede protagonista la pioniera della sound art tedesca Christina Kubisch insieme al fotografo Frank Paul e al musicista Tom Thiel, curato da Valentino Catricalà. Esplorando il paesaggio sonoro della città di Roma, con un approccio che unisce arte, scienza e tecnologia, l’artista ha creato un’esperienza sonora immersiva e sorprendente, che rivela un mondo inaudibile e ignorato, eppure molto presente nel nostro ambiente urbano.
Il Festival al MUSA – Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dal 9 al 20 luglio La programmazione del Festival si sposta al Parco della Musica Ennio Morricone, accolta dal MUSA – Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Alla figura di Luciano Berio è dedicata la giornata di mercoledì 9 luglio: alle ore 17 l’incontro di studio “Lo specchio deformante”, una riflessione sull’opera e il pensiero di Berio, con una introduzione di Michelangelo Lupone e gli interventi di Nicola Bernardini e Michele dall’Ongaro. Lo specchio deformante è il titolo del concerto (ore 19) con sue musiche di cui sono interpreti Alessandro Lo Giudice (flauto), Alice Cortegiani (clarinetto) e Antonio Bruno (sassofono). Infine, la proiezione (ore 20) dello storico docufilm “C’è musica e musica” di e con Luciano Berio, realizzato nel 1972, in cui il compositore accompagna il pubblico della televisione in un viaggio alla scoperta della musica del presente e delle sue radici storiche e culturali. La giornata di domenica 20 luglio sarà invece un omaggio a Stefano Scodanibbio (1956-2012), fra i maggiori contrabbassisti dei nostri tempi, autore di più di 50 opere, principalmente per strumenti ad arco, il cui nome è legato alla rinascita del contrabbasso. Alle 19 il concerto con sue musiche affidato a Opificio Sonoro ensemble dedito al repertorio della musica d’oggi. Nei giorni in cui il Festival sarà al MUSA spazio anche all’ascolto di opere acusmatiche -in collaborazione con MA/IN Festival- e numerose installazioni realizzate in uno spazio d’ascolto immersivo con sistema di diffusione sferica del suono S.T.ONE di Giuseppe Silvi.

 Dopo la pausa estiva il Festival riprende al Teatro Spazio Rossellini con due novità di danza, produzioni della compagnia Excursus-PinDoc per il Festival ArteScienza 2025. Il 13 settembre (ore 21) “Segni…” coreografia di Ricky Bonavita su musica originale di Patrick Ascione, Michelangelo Lupone, Ake Parmerud, Horacio Vaggione. Il 14 settembre (ore 21) “Vertebre” della coreografa Alessandra Cristiani su musica di Silvia Lanzalone, scenografia di Emanuela Mentuccia, lavoro che esplora il rapporto tra corpo fisico e corpo immateriale. Lunedì 22 e giovedì 25 settembre si torna al Goethe-Institut Rom, per gli ultimi eventi: lunedì 22 per il concerto/installazione “Lazzaro” (ore 21) con opere e su opere di Mario Bertoncini, con Alice Cortegiani, Marco Di Gasbarro, Giuseppe Silvi, Davide Tedesco, Leonardo Zaccone, e giovedì 25 per l’omaggio a Giacinto Scelsi, quest’ultimo in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi. Alle ore 18 l’incontro di studio “È il suono ciò che conta” indaga l’opera e il pensiero di Giacinto Scelsi, con gli interventi di Sebastiano D’Ayala Valva, Sandro Marrocu, Gianni Trovalusci; alle 20.30 il breve concerto con sue musiche della pianista Beatrice Cori e alle ore 21 la proiezione del docufilm “Il primo moto dell’immobile” (2018) del regista Sebastiano D’Ayala Valva, che indaga il paesaggio sonoro e spirituale di un artista visionario e invisibile quale fu Scelsi, suo antenato.
Diversi gli appuntamenti che porteranno il Festival fuori Roma. La compositrice e ricercatrice Artemi-Maria Gioti sarà ospite il 4 e 5 luglio con masterclass e concerto al Conservatorio di Piacenza, in collaborazione con il Festival MusicMediale 2025, e al Conservatorio di Trieste il 7 luglio. A Rieti, nella chiesa di San Domenico il 17 settembre il concerto tenuto dal compositore e organista Angelo Bruzzese, presenta opere che esplorano il rapporto tra spiritualità e invenzione. Il Conservatorio di Latina, il 23 settembre, ospita il concerto Immaginario | Concreto con le opere degli studenti della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio latinense a cura dei docenti Nicola Bernardini, Marco Marinoni, Federico Scalas, menzione ArteScienza 2025. (red - peg)


(© 9Colonne - citare la fonte)